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GINEVRAPierre Maudet sotto inchiesta per accettazione di vantaggi

30.08.18 - 16:57
Il politico ha ammesso di non aver pagato di tasca propria un viaggio negli Emirati Arabi Uniti.
Pierre Maudet sotto inchiesta per accettazione di vantaggi
Il politico ha ammesso di non aver pagato di tasca propria un viaggio negli Emirati Arabi Uniti.

GINEVRA - Nuovi sviluppi nella vicenda del consigliere di stato ginevrino Pierre Maudet, accusato di accettazione di vantaggi in relazione a un suo viaggio negli Emirati Arabi Uniti, che il politico ha ammesso di non aver pagato di tasca propria.

Il ministero pubblico ginevrino indica in un comunicato odierno di aver raccolto nel corso di un'indagine preliminare elementi di prova, che lo hanno indotto ad avviare un procedimento contro l'attuale presidente del governo cantonale. La procura chiede quindi al Gran Consiglio l'autorizzazione a procedere.

La nota indica che Maudet, la sua famiglia e il suo capo di gabinetto, che si è nel frattempo dimesso, sono stati formalmente invitati nel 2015 da un principe ereditario degli Emirati ad assistere al gran premio di Formula uno ad Abu Dhabi.

Volo, in business class, e alloggio sono andati a carico dell'entourage del principe - lo sceicco Mohamed Bin Zayed bin Al-Nahyan - per un importo di diverse decine di migliaia di franchi. All'organizzazione del viaggio hanno preso parte attivamente "persone e società attive a Ginevra nell'immobiliare", che intrattenevano contatti regolari con il consigliere di stato.

Maudet, all'inizio delle indagini, aveva affermato nello scorso maggio che la fattura era stata saldata da un imprenditore libanese, «amico di un amico», ma per gli inquirenti il «denominato Saïd Bustany non ha avuto nessun ruolo nel finanziamento del viaggio». Le parti interessate hanno deciso di fare il suo nome nel 2018 al solo scopo di «dissimulare la vera fonte del finanziamento».

Il ministero pubblico vuole ora interrogare Maudet e chiede il via libera del Gran Consiglio. Un consigliere di stato può infatti essere perseguito per infrazioni commesse nell'esercizio delle sue funzioni solo con l'autorizzazione del parlamento.

Interrogato da vari media, Maudet ha detto che non vuole rilasciare commenti. Il suo avvocato, in una lettera al Ministero pubblico, ha comunque precisato che il presidente del governo «desidera collaborare» all'accertamento dei fatti. Nella missiva si indica anche che Maudet è disposto a rinunciare all'immunità.

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