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ARGOVIAPerquisizioni in Svizzera a 11 mesi dagli scontri del G20 di Amburgo

29.05.18 - 10:08
L'abitazione di un 27enne a Bremgarten è stata perquisita e lui è stato condotto in Procura, dove è stato interrogato
Keystone
Perquisizioni in Svizzera a 11 mesi dagli scontri del G20 di Amburgo
L'abitazione di un 27enne a Bremgarten è stata perquisita e lui è stato condotto in Procura, dove è stato interrogato

AARAU - Un 27enne svizzero è stato fermato stamane a Bremgarten, nel canton Argovia, in una operazione condotta in diversi paesi europei e legata ai disordini avvenuti il 7 luglio 2017 ad Amburgo in occasione della riunione del G20.

Il fermo è stato effettuato su richiesta della commissione speciale "Schwarzer Block" di Amburgo, ha indicato all'agenzia stampa tedesca dpa un portavoce della polizia cantonale argoviese. L'abitazione del 27enne è stata perquisita, come pure un centro culturale alternativo, ha aggiunto il portavoce, che non ha saputo precisare se sia stato sequestrato materiale probatorio.

Una portavoce della Procura argoviese successivamente interpellata dall'agenzia telegrafica svizzera (ats) ha da parte sua precisato che il fermato è stato condotto dalla polizia in Procura per essere interrogato in presenza di due funzionari di polizia amburghesi e che a seguito di una rogatoria tedesca sono stati perquisiti due stabili a Bremgarten. La portavoce non ha voluto fornire indicazioni al riguardo e sul procedimento penale.

Altre retate sono avvenute in Italia, Spagna e Francia, hanno comunicato la Procura e la polizia di Amburgo. L'operazione, hanno precisato, è collegata ai gravi disordini avvenuti il 7 luglio 2017 lungo l'Elbachsee, arteria stradale della città anseatica lungo il fiume Elba, durante i quali oltre 200 vandali avevano causato ingenti danni, incendiando diverse vetture e assalendo auto della polizia. Circa 500 agenti erano rimasti feriti in città durante il G20.

Le retate di oggi sono state compiute sulla base dei video girati durante i tumulti e delle analisi del DNA effettuate dagli inquirenti, che hanno permesso di identificare molti partecipanti. La polizia aveva emesso già lo scorso 13 aprile mandati di arresto per 24 di loro a livello europeo.

Durante gli episodi di violenza a margine del vertice del G20 ad Amburgo, la polizia aveva fermato oltre 400 persone, tra cui nove cittadini svizzeri. In detenzione preventiva erano state poste 51 persone, tra cui uno svizzero, un 29enne zurighese accusato di aver lanciato due bottiglie contro poliziotti e di essersi accapigliato con due passanti. Il giovane è stato condannato il 14 settembre 2017 da un tribunale di Amburgo a un anno di carcere con la condizionale per aggressione contro pubblici ufficiali e tentate lesioni pericolose.

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