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GINEVRABoeing "buca" un tetto durante l'atterraggio

30.08.17 - 18:56
Lo spostamento d'aria provocato dal velivolo ha "soffiato" via alcune tegole da una villetta. Si tratta di incidenti rari: «Un paio di casi all'anno»
20 minutes
Boeing "buca" un tetto durante l'atterraggio
Lo spostamento d'aria provocato dal velivolo ha "soffiato" via alcune tegole da una villetta. Si tratta di incidenti rari: «Un paio di casi all'anno»

GENTHOD - Marion stava guardando tranquillamente la televisione. In quel momento, circa 200 metri sopra la sua testa, un aereo di linea si preparava ad atterrare. Una situazione nella norma a Genthod, comune situato nei pressi dell’aeroporto di Ginevra. Venerdì scorso però qualcosa è andato diversamente. Verso le 19.30 «c’è stata come una violenta burrasca e gli alberi hanno iniziato ad oscillare», ha raccontato la donna a 20 minutes. Anche suo marito, che stava effettuando alcuni lavori, ha sentito una forte corrente d’aria seguita, pochi istanti dopo, da un forte rumore.

Lo spostamento d’aria provocato dal velivolo ha letteralmente staccato dal tetto dell’abitazione una ventina di tegole, alcune delle quali sono cadute al suolo, proprio di fronte all’entrata. «Sarebbero potute cascare su mio figlio, che ha solo tre mesi» lamenta la giovane madre. Fortunatamente così non è stato, nessuno è rimasto ferito. La coppia però si è immediatamente rivolta all’aeroporto, che ha inviato sul posto alcuni tecnici per analizzare l’insolito incidente.

L’obiettivo della giovane madre ora è quello di capire cosa sia successo. La sua assicurazione non entra in materia sull’incidente e resta quindi da capire chi dovrà mettere mano al portafoglio per risarcire i danni, il cui ammontare non è ancora noto.

Circostanze particolari - «Questo genere di incidenti, che per quanto ne sappiamo non hanno mai provocato feriti, si verificano un paio di volte l’anno», racconta il portavoce dell’aeroporto di Cointrin, Bertrand Stämpfli, precisando che la causa è «un vortice». Ossia una perturbazione della massa atmosferica provocata dal passaggio di un velivolo.

Come nel caso verificatosi lo scorso venerdì, gli effetti di questo tipo di fenomeni possono essere amplificati verso il suolo e variare d’intensità in funzione di variabili come la temperatura dell’aria o la presenza di vento. «Inoltre, l’aereo responsabile, un Boeing 777, è uno dei più potenti al mondo», precisa Stämpfli. «Gli effetti sono più intensi durante la fase di atterraggio - spiega Pierre Eckert, esperto scientifico di MeteoSvizzera, - in quanto il velivolo trascorre più tempo vicino al suolo rispetto alla fase di decollo e l’apertura dei flap può contribuire ad aumentare le perturbazioni».

Una buona notizia per la famiglia di Marion: in questi casi infatti è l’aeroporto a dover rimborsare i danni.

E in Ticino? - In Ticino non ci sarebbe da temere. Sul nostro territorio non si ricordano infatti situazioni di questo tipo. Gli aerei che operano nel cantone sono più piccoli, di conseguenza più ridotte le perturbazioni che producono. Basti pensare che il velivolo più pesante mai impiegato nei voli di linea da Agno è il Jumbolino, recentemente mandato in pensione dalla Swiss: pesava cinquanta tonnellate circa. Inoltre i sorvoli di nuclei a bassa quota non sono analoghi a quelli ginevrini. Gli esperti ricordano invece qualche episodio legato a elicotteri che hanno perso qualche pezzo del carico trasportato. Un problema risolto dalla Confederazione che ora ammette l’uso in abitato solo per l’ultima tratta, usando l’elicottero quasi come una gru.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
"In Ticino non ci sarebbe da temere".....ga mancaress che aterass anca i boeing 777.....
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