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L’uomo, che aveva ucciso una prostituta in gennaio, ha poi trasportato il corpo nel trolley fino al suo domicilio
FRIBURGO - L’ha uccisa a coltellate, ha infilato il suo corpo in una valigia e l’ha trainata per strada per un chilometro, fino al suo domicilio. Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di una prostituta avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio a Friburgo.
L’uomo che ha confessato l’omicidio è un 27enne di nazionalità svizzera che si era recato dalla donna - una 49enne svizzera di origini dominicane - in qualità di cliente. Secondo La Liberté il diverbio che ha preceduto l’aggressione sarebbe nato a causa della tariffa della prestazione sessuale. Il giovane avrebbe allora estratto un coltello colpendo la donna venti volte.
L’omicidio è avvenuto nella camera in cui la vittima svolgeva la propria attività, ma il suo corpo è stato ritrovato nell’appartamento dell'assassino reo confesso. L'uomo, dopo avere pulito la scena del crimine, ha messo il corpo della donna in una valigia per portarla al suo domicilio, a un chilometro di distanza. Quando la polizia è intervenuta, il giorno successivo al crimine, il cadavere della vittima si trovava ancora nel bagaglio. Gli agenti erano stati avvertiti da un conoscente del 27enne, a cui l'assassino aveva chiesto aiuto per sbarazzarsi del cadavere.
