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Due fratelli kosovari si facevano pagare migliaia di franchi per superare l’esame, con tanto di documenti falsificati
LOSANNA - Due fratelli kosovari pensavano di aver trovato la gallina dalle uova d’oro quando nel 2015 avevano proposto ad alcuni cittadini stranieri, incontrati presso l’Ufficio della circolazione vodese (SAN), di passare l’esame teorico della patente al posto loro. Questo “giochetto” ha fruttato loro diverse migliaia di franchi, prima che la polizia li scoprisse.
I due fratelli sono riusciti a trovare almeno due “vittime”: si tratta di un portoghese, che ha sborsato ben 4’000 franchi, e di un kosovaro, che ha beneficiato di uno sconto, pagando “solo” 500 franchi.
I truffatori scovavano le proprie prede il mercoledì pomeriggio, quando c’è molta gente per gli esami. Infatti proprio il mercoledì è possibile passare i test teorici senza appuntamento. Ed è proprio in quel giorno della settimana che i due fratelli si presentavano per l’esame con le convocazioni falsificate con il nome dei veri candidati.
Il SAN ha notato che qualcosa non andava, e ha allertato la polizia. E l’inchiesta ha stabilito che questo non era il loro primo reato. Questa nuova iscrizione sul loro casellario giudiziale gli è valsa una condanna pecuniaria sospesa con condizionale e una multa. Inoltre dovranno pagare 6’600 franchi, costo legato alla sorveglianza dei loro telefoni.
Quanto alle due “vittime”, sono stati condannati a una pena pecuniaria, anch’essa sospesa.
Tuttavia non è dato a sapere se anche il SAN ha provveduto a sanzionare coloro che hanno fatto svolgere il proprio esame ai due kosovari. «Non posso rispondere a questa domanda» ha dichiarato il direttore.
