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SAN GALLOSparatoria nella piantagione di cannabis, 28 arresti

29.03.16 - 11:59
Sei uomini assaltarono la piantagione sparando a due guardiani
Sparatoria nella piantagione di cannabis, 28 arresti
Sei uomini assaltarono la piantagione sparando a due guardiani

SAN GALLO - Sono finora 28 le persone arrestate in relazione alla sparatoria del febbraio 2015 in una piantagione indoor di cannabis ad Altstätten (SG). Lo ha reso noto oggi la procura cantonale sangallese. Sei uomini assaltarono la piantagione sparando a due guardiani.

Era l'alba del 16 febbraio - hanno reso noto gli inquirenti - quando in un capannone industriale si verificò una sparatoria che causò diversi feriti. Subito dopo la polizia scoprì una enorme piantagione di canapa, gestita in modo professionale. Sei uomini con addosso divise della polizia diedero l'assalto al capannone; uno di essi sparò diversi colpi ferendo gravemente i guardiani i quali furono legati. Gli assalitori chiedevano denaro e droga, ma quando si resero conto che uno dei due guardiani rischiava di morire a causa delle ferite, abbandonarono l'impresa e si diedero alla fuga. Uno degli assalitori tuttavia avvertì i soccorsi.

Per far luce sulla vicenda la polizia ha adoperato droni e uno scanner tridimensionale, scoprendo la piantagione di canapa che si estendeva su due livelli. Furono sequestrate 10 mila piante. Fu costituita una commissione speciale e le indagini si allargarono a sei cantoni, ha detto all'ats il portavoce della polizia sangallese Gian Andrea Rezzoli.

A tutt'oggi si contano 28 persone arrestate, 24 delle quali sono cittadini svizzeri. I sei assalitori fanno parte degli arrestati e tra di essi anche colui che ha sparato ferendo i guardiani. Per quest'ultimo il Ministero pubblico chiederà una condanna a 11 anni, per gli altri una condanna tra due anni e mezzo e quattro. Vi sono state anche perquisizioni a domicilio che hanno portato alla scoperta di altri sei siti di coltivazione della canapa.

Non si può parlare di vera e propria organizzazione criminale - ha affermato il portavoce della procura sangallese Roman Dobler - ma di una resa dei conti tra due gruppi. L'inchiesta nei riguardi dei gestori della piantagione non è tuttavia ancora ultimata.

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