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Il boxer di due anni salvato dalla Spab a inizio marzo è stato adottato da una famiglia della Svizzera interna
BELLINZONA/BERNA - Emaciato, affamato e disidratato, in condizioni igieniche pietose, è stato trovato a Bellinzona, costretto a vivere da diversi giorni su un balcone di pochi metri quadrati, senza acqua né cibo. La Società protezione animali di Bellinzona ha raccontato la sua storia il 10 marzo scorso. Ora lo sfortunato cane boxer di due anni ha trovato una nuova casa ed è stato chiamato Django.
Claudia Wiederkehr, dopo aver letto l’articolo che raccontava la triste vicenda dell’animale, non ci ha pensato due volte: “L’ho visto su 20 minuten e mi sono subito innamorata di lui, è così bello”. Suo marito Marc quasi contemporaneamente l’ha chiamata dicendo: “Ehi, sarebbe il cane giusto per noi”. La donna ha così contattato le autorità competenti.
La signora Wiederkehr ha avuto risposta positiva, il cane non aveva ancora un padrone e poteva andarlo a conoscere. Si è recata così in Ticino con le due figlie e la madre. “Volevo capire come avrebbe reagito alla nostra presenza e volevo sapere se aveva subito danni”, ha spiegato raccontando che il cane si è dimostrato subito docile e affettuoso. “Non sembrava traumatizzato, non era aggressivo o apatico”.
La coppia è appassionata di questa razza, lei è cresciuta con i boxer e lui si è presto fatto coinvolgere. "Abbiamo avuto un boxer di nome Jimmy, è stato soppresso il 17 maggio 2013, stavamo cercando un nuovo cane. Più tardi abbiamo saputo che Django è nato tre giorni dopo, il 20 maggio, è un buon segno", hanno spiegato.
Il Lunedi di Pasqua la famiglia si è così recata nuovamente a Bellinzona per portare il cane nella sua nuova casa. "Abbiamo scelto il suo nome prendendo ispirazione dal film “Django Unchained". Ora il boxer sta bene, gioca e venerdì andrà per la prima volta alla scuola per cani per imparare a seguire le regole e a rispondere ai comandi base. “Ha solo paura di stare da solo. Se vado in cantina mi segue. Tiene tutto sotto controllo, ma è buono, anche con i bambini e il gatto”, ha concluso Claudia Wiederkehr. Un bel lieto fine.
