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SVIZZERA"Se non perdi sei chili, paghi"

17.02.15 - 10:11
La richiesta della cassa malati a una paziente affetta da una malattia muscolare
Tipress
"Se non perdi sei chili, paghi"
La richiesta della cassa malati a una paziente affetta da una malattia muscolare

BERNA - "Al fine di ridurre i rischi al minimo, ci aspettiamo da parte sua, una perdita di peso di sei chili." Ecco quello che l'assicurazione sanitaria Concordia ha chiesto ad uno dei suoi pazienti. Si tratta di una donna svizzero-tedesca affetta da malattia di Pompe, una malattia muscolare progressiva e spesso fatale. "La paziente si trova sulla sedia a rotelle e la sua vita dipende da un farmaco, il Myozyme, che impedisce alla massa muscolare di diminuire ulteriormente", scrive il "Tagesanzeiger". Questo farmaco costa tra i 300.000 e i 500.000 franchi all'anno, a seconda del peso corporeo del paziente. Se diminuisce il peso del paziente, diminuisce anche la quantità di farmaco necessaria. Ecco perché la cassa malati ha chiesto alla donna di dimagrire.

L'assicurazione sanitaria aveva già chiesto alla donna di dimagrire dai 90 agli 84 chili. La donna era riuscita a perdere i sei chili, nonostante non potesse fare sport ed esercizi fisici. Ma per la Concordia, il risultato ottenuto è stato solo "un primo passo verso la giusta direzione." Kai Rösler, il neurologo che cura la donna, è incredulo: "La richiesta della cassa malati è grave da un punto di vista medico. Se le persone che soffrono di questa malattia perdono troppo peso, rischiano di perdere anche la massa muscolare, il che dovrebbe essere assolutamente evitato. Siamo pronti a fare di tutto per ridurre i costi del trattamento medico, ma senza danneggiare la salute della nostra paziente".

Non è il primo caso del genere - La Concordia ha fissato un ultimatum di nove mesi per la donna. Se la paziente non dimagrirà, raggiungendo i 78 chili stabiliti, la cassa malati non pagherà il costo totale del farmaco e la donna sarebbe costretta a pagare di tasca propria 35.000 franchi all'anno. Kai Rösler e altri medici hanno contattato la Concordia per protestare contro tale richiesta. La cassa malati non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

Ma non è la prima volta che una cassa malati si rifiuti di sostenere i costi del farmaco Myozyme. Nel 2008, Publisana non ha pagato una cifra di 500.000 franchi. Il caso è stato poi portato davanti al Tribunale federale, che ha deciso a favore della cassa malati. In quel caso i costi e i benefici del trattamento medico non erano equilibrati.
I giudici avevano fissato a circa 100'000 franchi l'importo massimo dovuto al paziente gravemente malato. Ma questa decisione è stata superata un anno dopo, quando il farmaco Myozyme è stato inserito nella lista dei farmaci coperti da assicurazione sanitaria, per volere della Confederazione.

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