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SVIZZERAMerce contraffatta, 5'500 interventi nel 2013

19.02.14 - 14:00
Dati preoccupanti, commenta l'organizzazione Stop alla pirateria
Foto Ti-Press Gabriele Putzu
Merce contraffatta, 5'500 interventi nel 2013
Dati preoccupanti, commenta l'organizzazione Stop alla pirateria

BERNA - Nel 2013, i doganieri svizzeri sono intervenuti 5'500 volte per confiscare merce contraffatta. La cifra, stabile rispetto agli anni precedenti, è stata rivelata oggi dall'associazione Stop alla pirateria, piattaforma svizzera di lotta alla contraffazione, all'indomani della pubblicazione del rapporto annuale del Corpo delle guardie di confine.

 

Osservando nel dettaglio i paesi di provenienza, la Cina si trova nettamente in testa con il 75% del totale delle spedizioni confiscate, secondo i dati della Direzione generale delle dogane (DGD). Segue la Turchia, da dove proviene la maggior parte delle contraffazioni nell'ambito del traffico turistico.

 

Questi dati sono preoccupanti, afferma l'organizzazione Stop alla pirateria, visto che la statistica non comprende gli invii di medicinali, orologi e gioielli trattenuti in virtù della legge sui prodotti terapeutici e di quella sul controllo dei metalli preziosi.

 

A questo si aggiunge il fatto che un singolo intervento può riguardare un numero indefinito di prodotti. Per esempio, se le dogane trattengono un container pieno di cellulari contraffatti, statisticamente si tratta di un solo intervento, pari ad un sequestro di un paio di occhiali da sole.

 

Secondo gli ultimi dati della DGD, in testa alla classifica dei prodotti maggiormente contraffatti ci sono le borse. Oltre la metà degli interventi si è infatti conclusa con il sequestro di borsette, borse da viaggio o portafogli. Seguono accessori come gli occhiali da sole, i capi d'abbigliamento e i medicinali, in genere ordinati in Internet.

 

Stop alla pirateria sottolinea come questo commercio illecito genera utili miliardari a livello mondiale. Occorre quindi intervenire in maniera decisa su scala internazionale per capire e combattere il fenomeno.

 

A inizio anno un'agenzia specializzata dell'ONU ha pubblicato un rapporto approfondito sulla contraffazione e la pirateria nel quadro di una nuova campagna mondiale di sensibilizzazione. Il rapporto rivela che questo tipo di commercio è in mano a organizzazioni criminali come Camorra, Yazuka e Triade cinese.

 

Ats

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