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ZURIGO - Dopo l'esposizione presentata nel 2012 sugli eroi africani, il museo Rietberg di Zurigo torna a dedicare a questo continente la sua attenzione con la sua nuova esposizione, "Afrikanische Meister - Kunst der Elfenbeinkünste" (Grandi maestri africani- arte della Costa d'Avorio), sugli scultori della Costa d'Avorio.
Da domani, venerdì 14 febbraio, fino al primo di giugno il museo proporrà i capolavori di più di 40 artisti dell'Africa occidentale che saranno presentati individualmente per la prima volta in un'esposizione. Le opere, costituite principalmente da maschere e statue, risalgono a più di 200 anni fa.
Diversi sono i nomi degli artisti presenti nell'esposizione, appartenenti ai popoli Gourou, Baoulé, Dan, Sénoufo e Lobi, presenti insieme alle opere dei loro discepoli e successori. La provenienza eterogenea, da sei diverse regioni della Costa d'Avorio, dei grandi maestri mette in risalto anche le diversità etniche presenti in questa zona.
Il museo Rietberg intende con questa mostra sfatare uno dei miti, ancora largamente diffuso, secondo cui l'arte africana non conosce i canoni estetici e non ha mai avuto dei veri e propri artisti, ma unicamente degli artisti "di tribù" che hanno lavorato sculture anonime.
Le opere esposte a Zurigo provengono da collezioni private e da musei come il museo nazionale della Costa d'Avorio di Abidjan, il Metropolitan di New York e il Musée du Quai Branly a Parigi. La mostra verrà in seguito presentata anche ad Amsterdam e a Parigi.
Ats
