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I concetti chiave della proposta sono la creazione di una riassicurazione per i pazienti più "cari" così come una migliore ripartizione dei rischi. Inoltre, l'assicurazione di base e quella complementare dovranno essere più rigidamente distinti. L'obiettivo finale è risparmiare.
Secondo il PS, questa strategia risolve solo una parte dei problemi creati dalla concorrenza fra assicurazioni. "L'iniziativa per una cassa malattia pubblica è secondo noi la soluzione migliore", si legge in una presa di posizione odierna.
Contrari al controprogetto, ma anche alla proposta socialista di una cassa unica, sono pure i partiti borghesi. UDC, PPD e PLR ritengono che la soluzione dei problemi della sanità non consista in una maggiore statalizzazione.
Il testo governativo viene criticato dai tre partiti praticamente in ogni punto: ad esempio, la separazione fra prestazioni di base e complementari è tecnicamente e amministrativamente difficile, fatto che porterebbe ad un aumento dei costi e non ad una diminuzione.
Anche la maggioranza dei cantoni si oppone con decisione al controprogetto di Berset, ha riferito oggi la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS).
L'associazione delle casse malattia santésuisse valuta la proposta addirittura "dannosa" e "controproducente", posizione non molto distante da quella espressa dall'Alleanza degli assicuratori malattia svizzeri (AAMS).
Solo il perfezionamento della compensazione dei rischi sembra trovare consensi. Esso faceva già parte di una proposta bocciata relativa al Managed-Care. Ora dovrebbe essere accettato dalle Camere federali come oggetto distinto.
