Cerca e trova immobili

SVIZZERAIl Consiglio federale eletto da popolo, Svizzeri spaccati in due

31.03.13 - 10:14
Il 51% degli elettori è contrario all'elezione popolare del Governo. Nel sondaggio non è stata presa in considerazione la Svizzera italiana
Foto d'archivio (Keystone)
Il Consiglio federale eletto da popolo, Svizzeri spaccati in due
Il 51% degli elettori è contrario all'elezione popolare del Governo. Nel sondaggio non è stata presa in considerazione la Svizzera italiana

BERNA - L'elezione del consiglio federale direttamente dal popolo, tema in votazione il prossimo 9 giugno, divide gli svizzeri: stando a un sondaggio pubblicato oggi dal "SonntagsBlick" il 51% si oppone, mentre il 45% è favorevole e il 4% è indeciso.

L'inchiesta è stata realizzata dal 26 al 28 marzo dall'istituto Isopublic presso 1003 cittadini nella Svizzera tedesca e francese. In Romandia i sì sono leggermente superiori (47%) rispetto alla Svizzera tedesca (45%). Il margine d'errore non è precisato.

L'iniziativa lanciata dall'Unione democratica di centro "Elezione del Consiglio federale da parte del Popolo" trova una netta maggioranza, secondo il sondaggio, solo tra gli elettori UDC, favorevoli al 78% e contrari al 19%, mentre è nettamente respinta dagli elettori socialisti (30% di sì, 67% di no), liberali-radicali (35% di sì, 64% di no) e del PPD (37% di sì, 59% di no).

Nessun esponente UDC tra i sette preferiti

I sondaggisti hanno anche chiesto agli interrogati chi eleggerebbero nel Consiglio federale e hanno sottoposto loro una lista con gli attuali sette membri del governo e altri 14 noti politici di tutti i partiti. Per l'UDC - che ambisce a due seggi nell'esecutivo - una ulteriore e ancora più sonora sberla: nessuno dei suoi esponenti figura ai primi sette posti nelle preferenze degli svizzeri.

L'attuale ministro della difesa UDC Ueli Maurer è solo ottavo, con il 29,2% delle preferenze, il neoeletto consigliere di stato vallesano Oskar Freysinger raccoglie il 16,8% dei suffragi, la consigliera nazionale zurighese Natalie Rickli il 16,8%, il "leader carismatico" Christoph Blocher il 16,1% e il presidente del partito Toni Brunner il 14,9%.

Altro smacco per l'UDC: Maurer è superato dalla consigliera agli Stati socialista Pascale Bruderer, che si classifica al sesto posto con il 33.5% dei suffragi e diverrebbe la terza rappresentante del PS in un ipotetico governo eletto a maggioranza relativa.

Ancor peggio di Maurer farebbe il ministro PLR Johann Schneider Ammann, che riceverebbe soltanto il 24% dei voti e si piazza al nono posto. Meglio di lui la "senatrice" sangallese Karin Keller-Sutter, settima con il 33,2%.

Fra i consiglieri federali attuali la più popolare rimane Doris Leuthard (PPD), che sarebbe eletta con il 58,5% dei voti, seguita dai socialisti Alain Berset (55,1%) e Simonetta Sommaruga (52,9%) e da Eveline Widmer-Schlumpf del PBD (51,8%). Quinto con il 45,9% Didier Burkhalter del PLR.

L'iniziativa dell'UDC prevede che i sette membri del Consiglio federale sono eletti dal popolo a suffragio diretto secondo il sistema maggioritario in un unico circondario elettorale. Se nel primo turno elettorale la maggioranza assoluta non è raggiunta da un numero sufficiente di candidati, si svolge un secondo turno, nel quale decide la maggioranza semplice. Almeno due membri del governo devono essere eletti fra i cittadini eleggibili domiciliati nella svizzera francofona e italofona.

Ats

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE