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ZURIGOLicenziamenti Migros: «L'atmosfera è sempre più tesa»

25.05.24 - 14:31
Ai 150 licenziamenti in programma, ne seguiranno altri. Le donne incinte saranno lasciate a casa dopo il congedo maternità.
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Fonte Tages-Anzeiger
Licenziamenti Migros: «L'atmosfera è sempre più tesa»
Ai 150 licenziamenti in programma, ne seguiranno altri. Le donne incinte saranno lasciate a casa dopo il congedo maternità.

ZURIGO - Dopo la conferma data nei giorni scorsi da Migros, riguardo al taglio di 150 persone nella sede centrale di Zurigo, le lettere di licenziamento sono iniziate ad arrivare. Lo scorso martedì mattina, scrive il Tages-Anzeiger, ai dipendenti è stato detto di «tenere d'occhio le proprie caselle di posta elettronica»: chi sarebbe stato interessato dai licenziamenti o da una modifica del contratto, sarebbe stato convocato a colloquio dal dipartimento delle risorse umane. Complessivamente, il gigante arancione ha emesso 151 avvisi di licenziamento e 100 modifiche contrattuali.

I tagli del personale colpiscono tutti - C'è chi lavora alla Migors da oltre 20 anni e racconta al quotidiano Tamedia di aver trovato il colloquio di licenziamento «sorprendentemente piacevole». «Sia la persona delle risorse umane sia il mio responsabile di settore hanno detto che erano dispiaciuti». A fine colloquio è stata poi accompagnata da un signora «in una stanza accanto, mi ha chiesto come stavo e mi ha spiegato come poteva sostenersi, in modo riservato e a spese di Migros».

Colpiti padri e madri di famiglia - Nonostante ciò, nonostante si cerchi rendere i licenziamenti meno impattanti, il clima all'interno degli uffici «è terribile», racconta una delle persone intervistate. «C'è sconcerto in modo particolare per alcuni singoli casi»: c'è chi è un padre di famiglia, o donne incinte che saranno licenziate subito dopo il congedo maternità (di 18 settimane per le dipendenti Migros, ndr) come confermato al Tagi da diverse fonti.

A qualcuno, per via dell'età e dei molti anni di servizio, è stato offerto il prepensionamento a condizioni vantaggiose, percependo l'intero stipendio per più di un anno se non trova un altro lavoro. La situazione è diversa per i più giovani, il cui piano sociale offre meno vantaggi.

Tagli al marketing - Dalle informazioni raccolte dal quotidiano, la divisione più colpita è quella del "Marketing e Comunicazione", in cui saranno lasciate a casa 82 persone. Nel futuro si potrà contare ancora sulla forza di 220 collaboratori: la maggior parte delle persone licenziate sono grafici, metà del team di produzione dei media e quasi tutti gli autori di ricette per la rivista di cucina "Migusto".

Non solo licenziamenti - La nuova strategia Migros prevede inoltre il declassamento di alcune categorie. Per esempio, stando a del materiale informativo visionato dai giornalisti Tamedia, «non esiste più la distinzione tra junior e senior».

Solo l’inizio - La revisione farà risparmiare al gruppo circa 30 milioni di franchi svizzeri, ma non bastano. Nei prossimi mesi, complice le vendite previste di M-Electronics, Hotelplan, Mibelle e SportX, altre 1500 persone in tutta la Svizzera saranno lasciate a casa, ha detto il portavoce di Migros Marcel Schlatter.

Ora l'obiettivo del gigante arancione è quello di recuperare quote di mercato perse e diventare più redditizia. Secondo un esperto interno di Migros, sarebbe il caso «di fondere le cooperative per aumentarne l'efficienza».

Prospettive cupe - Guardando al futuro, la situazione è tutt'altro che rosea. Durante l'esercizio del 2022, la metà delle cooperative regionali Migros ha registrato una perdita. Gli incassi vanno bene per le cooperative della Svizzera orientale, Basilea e Neuchâtel-Friburgo, mentre l'Aare - cooperativa che copre Argovia, Berna e Solezza - ha ottenuto un utile Ebit di soli 7,1 milioni di franchi, su un fatturato di 3,3 miliardi di franchi.

Peggio solo la cooperativa di Zurigo, la più grande che annovera Migros, con un fatturato annuale che supera solo i 4 miliardi di franchi. A pesare infine, conclude il Tages-Anzeiger, l'acquisizione della catena tedesca di mercati biologici Tegust, avvenuta dodici anni fa e che si sta rivelando ancora un pozzo senza fondo.

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