Picco da brivido in Ticino, dove l'aumento sarà del 9,2%.
Fanno peggio, nel confronto intercantonale, solo Neuchâtel (+9,5%) e Appenzello Interno (+9,3%). A pesare, soprattutto i costi sanitari causati dalla pandemia.
BERNA - Più 6,6%. È questo, mediamente, il rincaro dei premi che dovranno subire gli svizzeri nel 2023. Lo ha annunciato oggi il consigliere federale e ministro della sanità Alain Berset. Il costo mensile medio dell'assicurazione malattia obbligatoria salirà così a 334,70 franchi (contro i 315,30 del 2022).
Dal 2018, l'aumento era stato in media dell'1,5%, a fronte del 3,8% nel quinquennio precedente (2013-2018), mentre nel 2022 i premi erano scesi, per la prima volta dal 2008, dello 0,2%.
Stangata particolarmente forte in Ticino - A seconda del cantone vi saranno oscillazioni tra il 3,9% e il 9,5%. In Ticino la progressione sarà del 9,2%, la terza più forte nel confronto intercantonale.
Il premio medio aumenterà in tutti i cantoni: il Ticino (+9,2% a 396 franchi) insieme a Neuchâtel (+9,5%) e ad Appenzello Interno (+9,3%) sono però quelli che registrano le maggiori progressioni. Gli incrementi più contenuti saranno a Basilea Città (+3,9%), Ginevra (+4,7%) e Glarona (+4,8%). Nei Grigioni l'aumento sarà del 6,8%. A Berna e Zurigo i premi saliranno rispettivamente del 6,4% e del 7,1%.
Le cause - Il notevole rincaro del premio medio è dovuto principalmente alla pandemia di Covid-19, che ha avuto un forte impatto sul sistema sanitario, e a un effetto di recupero, ha indicato l'UFSP. La pandemia ha generato costi diretti, come quelli dovuti ai trattamenti dei pazienti ospedalizzati o alla vaccinazione, ma anche costi indiretti, derivanti per esempio dal rinvio di interventi medici (effetto di recupero), che hanno registrato un notevole incremento. Nel 2021 i costi sono aumentati del 4,5% e la tendenza è proseguita nel corso del primo semestre del 2022.
Adulti, giovani e minori - Nel 2023 il premio medio degli adulti (dai 26 anni, 397,20 franchi) e quello dei giovani adulti (19-25 anni, 279,90 franchi) subirà un rincaro rispettivamente del 6,6% e del 6,3% rispetto a quest'anno. Quello dei minorenni aumenterà del 5,5%, raggiungendo i 105 franchi. Per quanto riguarda il Ticino la fascia di età dai 26 anni, vedrà aumentare il premio medio del 9% (a 462,4 franchi); per i giovani tra i 19 e i 25 anni e per i minorenni il rincaro sarà rispettivamente del 9,1% (a 315,8 franchi) e dell'8,9% (a 118,9 franchi). Nei Grigioni il premio medio per gli adulti (340,0 franchi) segnerà una progressione del 6,4%, quello dei giovani adulti (235,9 franchi) del 7,3% e quello dei minorenni (92,3 franchi) del 6%.
I premi sono calcolati in anticipo sulla base di stime, esercizio che la pandemia ha reso particolarmente difficile, sottolinea la nota. È ora emerso che i premi pagati durante gli anni 2021 e 2022 sono insufficienti per coprire i costi. Secondo la legge, nel 2023 è indispensabile colmare questa lacuna.
Riserve in calo - Le riserve degli assicuratori hanno permesso di attenuare in parte l'aumento dei premi, ma quest'anno il loro margine di manovra si è rivelato più limitato. In effetti, le perdite accusate sui mercati finanziari dovute alla guerra in Ucraina e al rialzo dei tassi d'interesse nonché l'aumento dei costi hanno ridotto l'ammontare delle riserve disponibili e inciso sul livello di solvibilità degli assicuratori, indica l'UFSP. Seppur ridotte, le riserve di questi ultimi raggiungono ancora la soglia minima fissata dalla legge.
Progetti in corso per contenere i costi - Soprattutto a causa del progresso medico-tecnico, della crescita del volume di prestazioni e dell'evoluzione demografica, i costi della sanità continueranno ad aumentare in futuro. Esiste tuttavia un margine di manovra per limitare la progressione dei costi a un livello giustificabile dal punto di vista medico. Le misure di risparmio sono note. Si tratta per esempio di limitare l'eccesso di offerta e consumo in ambito medico, di adeguare le tariffe nel settore ambulatoriale nonché di migliorare la pianificazione ospedaliera e la trasparenza nell'assicurazione malattia obbligatoria.
Il Consiglio federale si impegna da anni per ridurre i costi della sanità, sottolinea l'UFSP. In passato sono state adottate diverse misure, in particolare la riduzione delle tariffe dei laboratori e dei prezzi dei medicamenti, come pure nel settore delle valutazioni delle tecnologie sanitarie. Recentemente il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento un secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi della sanità nonché un controprogetto all'iniziativa popolare lanciata dall'Alleanza del Centro per porre un freno ai costi nel settore sanitario. Ha inoltre posto in consultazione una modifica dell'ordinanza sull'assicurazione malattie che mira a realizzare risparmi promuovendo maggiormente, per esempio, i medicamenti generici.
Cambio assicurazione - Come d'abitudine gli assicuratori malattie avranno tempo sino a fine ottobre per informare i loro clienti riguardo all'importo dei premi per l'anno prossimo, viene precisato. Successivamente, gli affiliati potranno disdire il loro contratto o scegliere un altro modello assicurativo entro la fine di novembre. In virtù dell'obbligo d'assicurazione, gli assicuratori malattia sono tenuti ad accettare chiunque nell'assicurazione di base obbligatoria e tutti sono tenuti ad assicurarsi.
È il momento delle domande dei media
L'anno scorso, quando è stato annunciato un calo dello 0,2% dei premi 2022, ci eravamo chiesti se non ci aspettasse poi un grosso rincaro e lei, Signor Berset, ci aveva rassicurato che non sarebbe stato il caso. Ammette ora di aver sbagliato?
«Quello che è successo nell'ultimo anno è stato piuttosto imprevedibile», così Berset. «Sono spesso stato ottimista nel fare previsioni, è stato il caso anche nella gestione della pandemia. Mi piace essere positivo. Farò però attenzione a non fare pronostici per il prossimo».
Il Consiglio federale intende attribuire maggiori responsabilità ai Cantoni per il contenimento dei costi?
«Penso che i Cantoni stiano facendo molto, alcuni stanno accelerando in questo sforzo», così Berset. «Per me è comunque difficile valutare l'aspetto tecnico di ciò che può essere fatto a livello cantonale, considerando che esistono grandi differenze tra cantoni».
L'aumento dei costi è superiore all'aumento dei premi. Non si rischia di dover recuperare nuovamente l'anno prossimo?
È importante aspettare e vedere l'evoluzione della situazione, per il momento si preferisce ridurre le importanti riserve delle casse malati, così la direttrice dell'UFSP Anne Lévy.
È stato un errore utilizzare le riserve lo scorso anno?
«Le riserve servono a garantire la solvibilità delle casse», sottolinea Berset. È però giusto attingere alle riserve quando ha senso, aggiunge.
Come mai non è stato possibile prevedere un tale aumento dei costi? Vista la pandemia in corso, era prevedibile.
L'effetto di recupero è iniziato lo scorso anno nel mezzo di una nuova ondata pandemica. Soltanto «i costi di vaccinazione ammontavano a 250 milioni di franchi», afferma il vicedirettore dell'UFSP Thomas Christen.
I costi operativi delle compagnie di assicurazioni malattia sono monitorati?
I costi amministrativi rappresentano solo il 5% circa dei costi complessivi. Il 95% corrisponde invece ai costi delle prestazioni. Anche i costi amministrativi, specifica un funzionario dell'UFSP «vengono comunque controllati da molto vicino».
Presenti in conferenza stampa
Alain Berset, Consigliere federale e capo del Dipartimento federale dell'interno
Anne Lévy, Direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)