Cerca e trova immobili
SVIZZERA

La peggior stagione invernale degli ultimi quindici anni

Col lockdown gli impianti di risalita sono rimasti fermi a 20,2 milioni di passeggeri, osserva Funivie Svizzera
La peggior stagione invernale degli ultimi quindici anni
Archivio Keystone
La peggior stagione invernale degli ultimi quindici anni
Col lockdown gli impianti di risalita sono rimasti fermi a 20,2 milioni di passeggeri, osserva Funivie Svizzera
L'estate è stata altrettanto difficile. Ora il settore guarda al prossimo inverno con cauto ottimismo
LUCERNA - Se non fosse scoppiata la pandemia, gli impianti di risalita elvetici avrebbero registrato un'ottima stagione invernale. Ma il lockdown ha portato a un inevitabile calo dei passeggeri. È quanto emerge dall'assemblea generale di Funiv...

LUCERNA - Se non fosse scoppiata la pandemia, gli impianti di risalita elvetici avrebbero registrato un'ottima stagione invernale. Ma il lockdown ha portato a un inevitabile calo dei passeggeri. È quanto emerge dall'assemblea generale di Funivie Svizzera che ha avuto luogo oggi a Lucerna.

«Alla fine di febbraio il numero degli ospiti era superiore del 10% rispetto alla media degli ultimi cinque anni» ha affermato il presidente Hans Wicki. Ma a causa della successiva chiusura delle attività, i passeggeri sono rimasti fermi a 20,2 milioni. Si tratta - secondo l'associazione - del peggior risultato delle ultime quindici stagioni invernali. Dal punto di vista finanziario, si parla di mancati introiti per circa 300 milioni di franchi.

Estate difficile - Per gli impianti di risalita si sta inoltre concludendo una stagione estiva altrettanto difficile. Il turismo interno - osserva l'associazione - non ha infatti permesso di compensare quello proveniente dall'estero. Alla fine di agosto, in generale sul fronte dei passeggeri si registrava un calo del 33,5% rispetto al 2019. È andata meglio per quegli impianti che già da tempo si concentrano sulla clientela elvetica.

Un altro inverno col virus - Ora il settore guarda con cauto ottimismo alla prossima stagione invernale (è la stagione che genera il 75% degli incassi, in determinate destinazioni addirittura il 90%). «Dobbiamo convivere con il virus. E ce la faremo» ha affermato ancora Wicki, ricordando tra l'altro che durante l'inverno i visitatori sono protetti anche da guanti, occhiali e caschi. E il settore esclude una limitazione della capacità di trasporto delle funivie.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE