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SVIZZERALotta al terrorismo coi dati dei passeggeri

12.02.20 - 12:59
La Confederazione intende elaborare una legge per raccogliere le informazioni sui viaggiatori aerei, come avviene già in 24 paesi dell'UE
Archivio Keystone
Lotta al terrorismo coi dati dei passeggeri
La Confederazione intende elaborare una legge per raccogliere le informazioni sui viaggiatori aerei, come avviene già in 24 paesi dell'UE

BERNA - Nome, cognome, dati di contatto e itinerario. Sono i cosiddetti PNR (Passenger Name Record) e sono tutte informazioni che si evincono da una prenotazione aerea. E che possono essere utilizzate per identificare, prima ancora del decollo, malviventi o persone sospette. Uno strumento, quindi, utile nella lotta al terrorismo e alle forme gravi di criminalità.

Questo è quanto avviene già in ventiquattro paesi europei. Ma non ancora in Svizzera. Per questo il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento di giustizia e di polizia di elaborare una legge sulla raccolta e il trattamento di dati dei passeggeri aerei da parte della Confederazione da porre in consultazione.

Una lacuna da colmare - Una direttiva in vigore nell’Unione europea obbliga le compagnie aeree a trasmettere i dati da 24 a 48 ore prima della partenza prevista del volo e immediatamente dopo l’imbarco alle competenti autorità degli Stati membri di partenza e di destinazione. I vettori aerei che operano dalla Svizzera verso l’UE devono fornire i dati PNR agli Stati membri dell’UE. Viceversa, le autorità svizzere non possono accedere a questi dati perché non è disponibile un sistema PNR nazionale. Occorre pertanto colmare questa lacuna in materia di accesso ai dati.

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