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SVIZZERASiccità 2018, ripercussioni negative sulla crescita di boschi

11.07.19 - 14:33
È quanto hanno stabilito i ricercatori dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio
Ti Press
Siccità 2018, ripercussioni negative sulla crescita di boschi
È quanto hanno stabilito i ricercatori dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio

BERNA - La siccità e le temperature elevate del 2018 hanno causato la morte di alberi e pregiudicato alcune importanti funzioni del bosco a livello locale. È quanto hanno stabilito i ricercatori dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) che hanno condotto tredici studi sulle conseguenze delle condizioni estreme verificatesi la scorsa estate.

«In molte parti della Svizzera l'estate 2018 è stata il periodo più lungo e caldo senza precipitazioni dall'inizio delle rilevazioni sistematiche delle condizioni meteo nel 1864», precisa un comunicato. L'Istituto, che da 134 anni monitora lo sviluppo dei boschi su tutto il territorio nazionale, sta studiando gli effetti della siccità del 2018 a breve e medio termine sulle aree boschive.

Sei analisi sulle tredici sono già state portate a termine. Da questi primi risultati è emerso che il precoce ingiallimento delle chiome dei faggi ha comportato una riduzione della crescita e una frequenza superiore alla media di incendi boschivi causati da fulmini. Una penuria idrica come quella registrata nel 2018 si verifica mediamente solo una volta ogni cento anni, secondo gli esperti.

«La siccità e il gran caldo del 2018 hanno avuto una portata straordinaria e le conseguenze per il bosco sono progressivamente sempre più visibili: in molti luoghi gli alberi mostrano segni di sofferenza, la loro crescita è ridotta e parti della corona o interi alberi muoiono. Anche se non possiamo ancora parlare di moria del bosco, alcune importanti funzioni del bosco vengono pregiudicate a livello locale», ha spiegato Andreas Rigling, responsabile del settore di ricerca Dinamica del bosco del WSL, citato nel comunicato.

Per quanto riguarda gli incendi, nel 2018 i ricercatori del WSL hanno censito 36 focolari dovuti a fulmini, l’80% dei quali nei soli mesi di luglio e agosto. Ben 11 incendi si sono sviluppati nel Canton Berna. Per il periodo 2000-2018 Berna si colloca comunque al quinto posto per incendi da fulmine dietro a Ticino, Grigioni, Vallese e Svitto.

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