Nel secondo semestre del 2018 le procedure di conciliazione in Svizzera sono state 12'700
BERNA - Il numero di litigi tra locatari e proprietari è tornato a calare in Svizzera: nella seconda metà del 2018 le nuove richieste di procedure di conciliazione sono state 12'700, contro le 13'781 del primo semestre dello stesso anno e le 16'035 del secondo semestre 2017.
Si tratta del secondo valore più basso del decennio, il primo risale al secondo semestre 2011 quando ne erano state aperte 12'409, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).
Nei sei mesi in rassegna sono stati conclusi 12'678 casi, mentre a fine dicembre ne risultavano ancora pendenti 6'223. Nel 50% delle procedure portate a termine, ovvero 6'345 casi, è stata raggiunta un'intesa tra le parti sotto forma di confronto, acquiescenza o desistenza. In 1'986 occasioni (15,7%) la conciliazione è fallita provocando la consegna dell'autorizzazione ad agire.
Sono inoltre state accolte 476 proposte di giudizio (3,8% dei casi conclusi), mentre quelle rifiutate sono state 214 (1,7%), con conseguente rilascio dell'autorizzazione ad agire, rileva l'UFAB.
Une decisione diretta è stata emanata in seguito a 52 controversie patrimoniali fino a un valore litigioso di 2'000 franchi, che corrisponde allo 0,4% dei casi risolti. Altri 3'605 (28,4%) sono invece stati conclusi diversamente, ad esempio con decisioni di non entrata in materia, ritiro, mancanza di oggetto o trasmissione a un tribunale arbitrale.