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Vedere (dall'alto) è potere Alla Biblioteca Nazionale, dal 28 febbraio al 28 giugno, ci si potrà scattare un "dronie" o partire per un viaggio in mongolfiera in realtà virtuale
BERNA - Eduard Spelterini è stato un pioniere dell'aria e fotografo di talento e con i suoi scatti dall'alto ha dato il via alla fotografia aerea in Svizzera. Alla sua storia e a quella della immagini prese dal cielo è dedicata una nuova esposizione della Biblioteca nazionale svizzera (BN) a Berna.
La mostra "Dall'alto" è aperta dal 28 febbraio al 28 giugno 2019 e comprende attività interattive come scattarsi un "dronie" - ovvero un selfie con un drone - o partire per un viaggio in mongolfiera in realtà virtuale, viene spiegato in un comunicato odierno della Biblioteca nazionale.
Le imprese dello svizzero Spelterini (1852–1931) vanno dalla prima traversata alpina in mongolfiera della storia ai voli più alti, che raggiunsero quasi i 7000 metri. L'avventuriero era disposto a correre molti rischi e le sue riprese aeree ne sono il risultato, eccezionale nonostante le condizioni estreme.
La Biblioteca presenta un centinaio di queste immagini, conservate dal Gabinetto delle stampe.
Fra piccioni e droni - La mostra ripercorre però più in generale la storia della fotografia aerea. Dall'inizio del Novecento l'esercito ricopre un ruolo importante nello sviluppo di tecniche di ripresa dall'alto. Fra i vari esperimenti, anche una macchina fotografica in miniatura dotata di autoscatto ritardato appesa al collo di piccioni viaggiatori.
Alla loro imprevedibilità l'Esercito svizzero preferisce però le mongolfiere e sperimenta un pallone frenato molto amato dalla gente, divenuto famoso come "Bundeswurst", la salsiccia federale.
Più avanti si affermano gli aerei, prima che i satelliti prendano il sopravvento. All'inizio del nuovo millennio fanno la loro comparsa i droni, spesso oggetto di polemiche. La mostra invita il pubblico a esprimersi su questo tema controverso.
