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SVIZZERAInclusion Handicap contro i treni Dosto

10.01.19 - 13:10
A fine novembre 2018, il Tribunale amministrativo federale ha respinto quasi per intero il loro ricorso
Keystone
Inclusion Handicap contro i treni Dosto
A fine novembre 2018, il Tribunale amministrativo federale ha respinto quasi per intero il loro ricorso

BERNA - Inclusion Handicap fa ricorso al Tribunale federale contro l’autorizzazione di esercizio con validità limitata per il nuovo treno a due piani (FV-Dosto) delle FFS. Per persone disabili il principio dell’accesso autonomo al traffico pubblico è d’importanza vitale. «Ma è proprio questo che viene messo in dubbio in modo massiccio, quindi non abbiamo altra scelta che ricorrere al Tribunale Federale», constata Pascale Bruderer, presidentessa di Inclusion Handicap. «I nuovi treni infrangono la legge sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis). Le persone disabili non possono accettare gli ostacoli esistenti sui treni».

A fine novembre 2018, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto quasi per intero il ricorso di Inclusion Handicap. Dopo un esame approfondito della sentenza, l’associazione mantello politica è giunta alla conclusione che in 9 su 11 punti diveniva inevitabile ricorrere al Tribunale federale. Per molti passeggeri con disabilità non è garantito l’uso autonomo del Dosto. 

«I nuovi treni sono illegali» - Il Tribunale nella motivazione della sentenza avrebbe omesso l’argomentazione di Inclusion Handicap. Questo diventa evidente nel caso della rampa troppo ripida nella zona di ingresso e di uscita: il Tribunale si è basato su norme europee (TSI-PRM). Queste consentono un’inclinazione fino al 15% e secondo Inclusion Handicap contraddicono la LDis e il divieto di discriminazione garantito dalla costituzione. La LDis esige un accesso senza ostacoli a partire dal 2023, il Dosto viaggerà fino al 2060 circa.

La decisione secondo cui Inclusion Handicap deferisce il caso al Tribunale federale è stata presa in stretta collaborazione con le organizzazioni affiliate. Il finanziamento di questa procedura rappresenta una grande sfida per l’associazione mantello politica delle organizzazioni per i disabili e le sue organizzazioni associate, in particolare a causa delle spese ripetibili pari a complessivi 250’000 franchi. Ma quasi nessuna ONG può permettersi tali processi. Inclusion Handicap ricorrerà al Tribunale federale anche contro le spese ripetibili.

L’associazione mantello politica un anno fa aveva presentato un ricorso contro 15 violazioni alla LDis. Nel novembre 2018 ha raggiunto un accordo con le FFS su quattro punti. Delle altre undici conclusioni, il Tribunale amministrativo federale ne ha respinte dieci e ne ha parzialmente approvata una. Inclusion Handicap contesta ora nove punti del ricorso e le spese ripetibili dinanzi al Tribunale federale.

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