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SVIZZERA«A causa delle scommesse avevo una doppia vita»

02.09.18 - 14:30
André ha accumulato 250mila franchi di debiti a causa delle scommesse sportive, negando per anni la sua dipendenza a familiari e amici
Ti Press
«A causa delle scommesse avevo una doppia vita»
André ha accumulato 250mila franchi di debiti a causa delle scommesse sportive, negando per anni la sua dipendenza a familiari e amici

ZURIGO - Le scommesse sportive sono un enorme mercato. Solo Swisslos e la Lotterie Romande incassano circa 200 milioni di franchi all'anno in questo settore in costante crescita. Non per tutti scommettere sui risultati sportivi è però un semplice passatempo di poco conto: molti diventano dipendenti dalle puntate e si indebitano. È il caso di André, un ex dipendente dalle scommesse che, intervistato da 20 Minuten, ha raccontato la sua esperienza. Cosa lo ha reso dipendente e come ciò ha influenzato la sua vita.

Come è iniziata la tua dipendenza?

Ho iniziato a giocare d’azzardo in giovane età, principalmente alle slot machine che in quel momento si potevano ancora trovare in bar e ristoranti. Quando ho compiuto 18 anni, ho cominciato ad andare al casinò. All'inizio solo nei weekend, poi anche durante la settimana. E la posta in gioco era sempre più alta.

Sei stato bandito dai casinò a causa della tua dipendenza. Cosa è successo dopo?

Il gioco d'azzardo si è spostato su internet, più anonimo, sul quale ho cominciato con le scommesse sportive. Anche qui, all’inizio giocando solo qualche franco, poi sempre di più. Non solo prima delle partite, ma anche durante gli incontri.

Quando le scommesse sono diventate una dipendenza?

È successo molto lentamente. All'inizio, scommettevo solo su singole partite. Poi ho iniziato a puntare su campionati e squadre che nemmeno conoscevo, di calcio ma non solo. Le scommesse sono diventate il contenuto principale della mia vita.

Come hanno influito sulla tua vita?

Per molto tempo ho negato la mia dipendenza, a me e agli altri. Oltre al mio ruolo di padre di famiglia, avevo però un’altra vita, quella dello scommettitore. Ho quasi smesso di interagire con tutti quanti. Ero più felice quando potevo starmene da solo a scommettere su internet e seguire i risultati senza che nessuno mi disturbasse. Sapevo che avevo un problema di dipendenza, ma non volevo ammetterlo. Inoltre, non volevo deludere il mio entourage.

Quanto erano alte le tue scommesse?

La posta in gioco era inizialmente modesta, 10-20 franchi a scommessa. Ma al mio “apice” giocavo con dei sistemi che potevano arrivare fino a 2’000 franchi. Quando ho smesso, avevo debiti per 250'000 franchi. La mia vincita più alta è stata di 23’000 franchi, cifra che ho perso dopo poche settimane.

Quando hai capito di essere dipendente?

Ho notato che ero dipendente molto tempo prima che mi fermassi, ma non volevo ammetterlo. Solo quando non sapevo più come fare con i debiti che avevo accumulato ho deciso di raccontare tutto. Sono stato ricoverato per diverse settimane per curare la mia dipendenza. Inoltre ho fatto in modo di non avere più accesso ai miei conti.

Oggi come va? Ti mancano le scommesse?

Sta andando bene. Fortunatamente, scommettere non mi manca. All'inizio c'erano delle volte in cui ci pensavo. Questa fase è però scomparsa dopo circa tre o quattro mesi. Oggi riesco a guardare le partite di calcio e hockey su ghiaccio senza lo stress che il risultato debba essere quello che ho scommesso e di questo ne sono molto contento. L'unica cosa che mi ricorda le scommesse è il mio debito. Per saldarlo ci vorranno molti anni.

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