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La cassa pensioni è stata rimproverata da numerose personalità legate ai politecnici federali. Una risposta è attesa per l'autunno
BERNA - La cassa pensioni della Confederazione PUBLICA investe in società dannose per l'ambiente. È il rimprovero lanciato da 166 personalità vicine ai politecnici federali, fra le quali 128 professori. La richiesta è quella di un cambio di rotta nei prossimi cinque anni.
Il tema non è nuovo: nel 2014 diverse organizzazioni ambientaliste, assieme a PS e Verdi, avevano messo in guardia dalla cosiddetta "Carbon Bubble", ovvero da una bolla del settore dell'energia fossile che metterebbe in pericolo gli investimenti.
Già allora l'appello era stato rivolto anche a PUBLICA. Secondo gli ultimi dati, la cassa pensioni della Confederazione investe circa 800 milioni di franchi in società legale all'ambito dei combustibili fossili, una cifra pari a circa il 2% della somma di bilancio di 40 miliardi.
Ora sono però personalità scientifiche a lanciare l'allarme. In una lettera chiedono di interrompere gli investimenti in attività dannose per l'ambiente. La missiva, di cui ha riferito Tamedia e della quale Keystone-ATS è in possesso, è datata 15 giugno 2018 ed è stata indirizzata dal direttore di PUBLICA Dieter Stohler.
Anche secondo i ricercatori investimenti in tale ambito rappresentano un rischio sia a livello ecologico che finanziario. Un ritiro dal settore sarebbe pertanto più che auspicabile.
Non è chiaro se PUBLICA ascolterà gli accorati appelli. Patrick Uelfeti, vice responsabile del settore Asset-Management, contattato da Keystone-ATS non si è espresso, poiché sul tema sono in corso lavori della commissione di PUBLICA, il massimo organo della cassa pensioni. Una risposta ufficiale è prevista per l'autunno.
