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SVIZZERANiente più ordinazioni per le ditte svizzere in Iran

20.05.18 - 11:45
La scelta è motivata dall'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano. Alcune aziende hanno pure iniziato a chiudere i propri uffici nel Paese
Niente più ordinazioni per le ditte svizzere in Iran
La scelta è motivata dall'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano. Alcune aziende hanno pure iniziato a chiudere i propri uffici nel Paese

BERNA - In seguito alla prossima reintroduzione delle sanzioni statunitensi contro l'Iran le aziende svizzere presenti nella Repubblica Islamica non accettano più nuove commesse.

Le imprese elvetiche respingono le ordinazioni dallo scorso 8 maggio, dopo l'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano, scrivono oggi i domenicale SonntagsBlick e la NZZ am Sonntag.

Alcune aziende hanno anche iniziato a chiudere i propri uffici in Iran, precisa il presidente della camera di commercio iraniano-svizzera, Sharif Nezam-Mafi.

Un esperto interrogato dai domenicali spiega che le varie società hanno paura delle sanzioni americane e inoltre per loro diventa sempre più difficile concludere affari in Iran.

L'ultima speranza per le imprese svizzere è che la legge dell'Unione Europea (UE) consenta alle aziende e ai tribunali europei di non sottostare alle regolamentazioni delle sanzioni prese da paesi terzi. Secondo un portavoce della Commissione Europea, per la Svizzera è possibile prendere delle misure. Ma comunque la Confederazione non ha ancora stabilito nulla in merito.

La decisione americana riguardo all'accordo nucleare iraniano ha già avuto ripercussioni per i commercianti di materie prime con sede a Ginevra, scrive il domenicale Le Matin Dimanche. L'armatore danese di petroliere Maersk Tanker ha annunciato giovedì la fine delle proprie attività in Iran.

«Non basta più provare che non trattiamo più con l'Iran. Ora bisogna verificare che il carico non contenga idrocarburi di società collegale, anche indirettamente, a degli iraniani presenti sulla lista nera» statunitense, spiega un dirigente della azienda danese.

Secondo una rappresentante del gruppo britannico Vitol, «non c'è dubbio che l'attività di trading con l'Iran e il suo finanziamento vengano colpite».

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COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
L'ultima speranza per le imprese svizzere è che la legge dell'Unione Europea (UE) consenta alle aziende e ai tribunali europei di non sottostare alle regolamentazioni delle sanzioni prese da paesi terzi. Ah, siamo entrati nell'UE a mia insaputa ?

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Il nostro caro presidente è da molti anni dentro l'UE, non solo il declino della Svizzera è cominciato da quando alcuni politici di sinistra (E non solo) si sono impegnati ad assimilare sempre più leggi e accordi europei, faccio solo notare che l'europa è nata dalle bugie raccontate ai cittadini europei e a quanto mi risulta è anche incostituzionale come istituzione eppure "Stranamente" i nostri politici ci mettono una fettina di salame alla volta e solo alla fine avremo la certezza che un salame intero fa molto male ;o((( Saluti a te Tato50 ;o)))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Siamo un piccolo puntino sulla carta geografica rapprenesentati da 7 piccoli puntini seduti su una sedia a Berna, Ricattabili senza nessuno apra bocca e faccia valere le nostre ragioni e il volere del popolo. Diamo oltre un miliardo di "fondo coesione" che va a favore dei paesi dell'Est per il loro sviluppo e, questa è bella, per aiutarli a integrare e gestire gli asilanti che colà si trovano. Peccato che nessuno dice che Ungheria e un po' anche la Polonia non ne hanno presi nemmeno uno ma questo a Bruxelles e normale. Sono quelli che stanno fuori da "martellare"; quelli che son dentro facciano i comodi loro. Chissà se con il nuovo Governo a Sud non si arrivi a copiare l'Inghilterra ? Sarebbe troppo bello !!! Ciao Thor, buona giornata ;-))

sedelin 5 anni fa su tio
cosa si puo ancora di dire di trump, se non che ha creato e sta creando disastri in tutto il mondo, focolai di guerra ovunque! testa di ca@@o!

pontsort 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Pio o meno quello che si puo dire di qualsiasi altro presidente

Um999 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Scusa quali disastri? Sta solo facendo quello che aveva detto visto che c’è gente che lo ha votato. Il problema è qui alle nostre latitudini dove i politici in campagna elettorale promettono una cosa e poi in realtà fanno tutt’altro. Se prendiamo il caso dell’ambasciata Americana aperta a Gerusalemme, Trump ha dato seguito ad una votazione del congresso del 1995 e con delle proroghe ogni sei mesi si è prolungata fino ad oggi. Quindi, il folle è Trump che ha dato eseguito all’applicazione di un voto a maggioranza ci teniamo la nostra votazione del 9 febbraio del 2014 in un cassetto, ricordo che passò con il 50,3% ... e ricordo che l’applicazione per legge deve avvenire nell’arco di 4 anni. Fai un po‘ tu adesso.

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Um999
Concordo al 100% e aggiungo solo che l'attuale problema sull'atomo in iran è dovuto solo all'islamico ex presidente USA Hussein barack obara (Guerra fondaio premiato col nobel alla "Pace") che dopo anni di negazione al nucleare iraniano (Non certo per scopi civili) in una sola settimana ha "Cambiato" idea e firmato un accordo che MAI sarebbe stato da firmare.... .... Più discutibile è solo l'attaccamento dell'UE o meglio della germania (Che poi tutti devono seguire) a questo accordo, ma per il denaro in germania hanno fatto questo e ben altro. Saluti

Danny50 5 anni fa su tio
Tutti paura di Trump ? Ecco perché i cagasotto volevano la Clinton.
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