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SVIZZERAVotò due volte, ma per il Tribunale federale non è frode elettorale

25.04.18 - 17:31
Joël Boissard aveva votato due volte elettronicamente dagli uffici della RTS nel giro di pochi minuti per dimostrare l'esistenza di lacune nel sistema di voto con internet
Keystone
Votò due volte, ma per il Tribunale federale non è frode elettorale
Joël Boissard aveva votato due volte elettronicamente dagli uffici della RTS nel giro di pochi minuti per dimostrare l'esistenza di lacune nel sistema di voto con internet

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha annullato la condanna per frode elettorale inflitta ad un giornalista della radiotelevisione romanda RTS. Nel 2015, Joël Boissard aveva votato due volte, per dimostrare l'esistenza di lacune nel sistema di voto con internet.

Il giornalista aveva lasciato all'inizio del 2015 il suo domicilio in Francia per stabilirsi a Ginevra e aveva ricevuto due volte il materiale di voto concernente i soggetti cantonali e federali dell'8 marzo 2015: la prima come svizzero all'estero, la seconda come cittadino residente nel cantone.

Allo scopo di mettere in evidenza le fragilità insite nel sistema di voto elettronico, il 3 marzo aveva votato due volte elettronicamente dagli uffici della RTS nel giro di pochi minuti. Il reporter, che aveva già trattato professionalmente il tema dell'e-voting, era a suo dire convinto che il sistema informatico avrebbe rifiutato la doppia registrazione, cosa che non è invece avvenuta.

Boissard aveva poi contattato la cancelleria cantonale, per telefono e per iscritto, annunciando che avrebbe trattato il tema in un servizio per la RTS. Tre settimane dopo la diffusione, il 9 marzo, del suo contributo giornalistico era però venuto a sapere che la cancelleria lo aveva denunciato per frode elettorale.

Nel novembre 2016, il Ministero pubblico della Confederazione aveva condannato il redattore a dieci aliquote giornaliere da 180 franchi sospese con la condizionale e a 360 franchi di multa. La condanna è stata confermata dal Tribunale penale federale (TPF) nell'aprile 2017, ma portata a due aliquote giornaliere di 200 franchi ciascuna, sospesa con la condizionale.

Accettando il ricorso della RTS contro questa decisione, il TF rileva che il giornalista ha effettivamente commesso una frode elettorale, ma con l'intenzione di individuare un'anomalia e di proteggere in definitiva il funzionamento democratico. Dopo aver votato, il redattore ha contattato la cancelleria di propria iniziativa, per attirare l'attenzione sul malfunzionamento.

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
E questo si chiama SICUREZZA !!! ?
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