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Solo un anno fa, a nord delle Alpi si registrava il primo mese dell’anno più freddo dal 1987
GINEVRA - Testimone di diverse tempeste e di possenti nevicate, questo mese di gennaio sembra, incredibilmente, destinato ad entrare nella storia per un motivo del tutto diverso: il clima mite. Come spiega MeteoSvizzera, ad esattamente dodici mesi di distanza da quello che, a nord delle Alpi, fu il mese di gennaio più freddo degli ultimi 30 anni, la Svizzera si trova agli sgoccioli di un primo mese dell’anno destinato ad occupare posizioni diametralmente opposte di quella stessa classifica.
Secondo le proiezioni attuali, la temperatura media registrata a Ginevra nel corso del mese si attesterà sui 6 gradi, superando di 1,5 gradi il precedente primato della Città di Calvino. Lo stesso discorso vale per Sion, nel Vallese, che con i suoi 4 gradi di media previsti si appresta a stabilire un nuovo record.
Anche nel resto del paese, nonostante l’assenza di primati assoluti, la tendenza non si discosta molto. L’inverno è stato mite in pianura e in molte stazioni, a nord e sud delle Alpi, si attende il secondo mese di gennaio più caldo dall’inizio delle misurazioni nel lontano 1864.
Colpa delle tempeste - La causa di questa “anomalia”, spiega MeteoSvizzera, è da ricercarsi proprio nella persistenza delle ultime tempeste che hanno colpito la Svizzera. L’arrivo ininterrotto di aria mite dall’Atlantico ha infatti spinto verso l'alto le temperature medie mensili, neutralizzando la formazione dei laghi di aria fredda sulle zone di pianura.
