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SVIZZERAIl San Gallo ingaggia un giocatore digitale

12.12.16 - 06:04
Un gamer 17enne rappresenterà il club calcistico nei tornei internazionali: «È un onore per me»
20 Minuten
Il San Gallo ingaggia un giocatore digitale
Un gamer 17enne rappresenterà il club calcistico nei tornei internazionali: «È un onore per me»

SAN GALLO - Giocare a Fifa è un passatempo apprezzato da molti giovani, ma per Sandro Poschinger questo hobby si è trasformato in un lavoro. Il 17enne è infatti diventato il primo gamer messo sotto contratto da un grande club calcistico svizzero. Ad annunciare uno degli ingaggi più curiosi della stagione è stato l’FC San Gallo, che ha scelto il videogiocatore per i suoi pollici veloci più che per i suoi piedi scattanti.

«Nel 1879 siamo stati la prima società calcistica in Svizzera e ora torniamo a essere degli apripista diventando il primo club a lanciarsi negli e-sport», commenta il portavoce dell’FCSG, Daniel Last. Nella Bundesliga tedesca ci sono già arrivati il VFL Wolfsburg e il FC Schalke 04. Nella Premier League inglese, invece, sono il Manchester City e il West Ham United a essere pionieri degli e-sport.

Un affare milionario

I club non si cimentano in questo settore solo per divertimento. Gli e-sport rappresentano infatti un affare perché i gamer godono di grande visibilità. Più di 130 milioni di persone seguono i tornei in live streaming, con il pubblico asiatico, in particolare, sempre in prima fila. Una passione che non ha ancora attecchito in Svizzera, ma che permette comunque ai club di farsi conoscere ben al di là dei confini nazionali e di aumentare la loro notorietà e gli incassi derivanti dallo sponsoring.

All’FC San Gallo si spera di raggiungere così nuove fette di pubblico e generare interesse: «Martedì Poschinger rappresenterà il club a un grande evento a Berlino che sarà seguito in live streaming da più di 100mila persone», spiega Last.

Chi vince diventa milionario

«Stiamo parlando di cifre che le partite di Super League raggiungono appena», afferma Thomas Temperli, allenatore di Poschinger e consulente dell’agenzia E-Sports Reputation. «Inoltre, attraverso gli e-sport è possibile raggiungere il gruppo dei 12-18enni, che raramente vanno allo stadio», aggiunge. Per questo gli e-sport sono interessanti anche per gli sponsor. Per esempio per le banche che vogliono raggiungere i più giovani. Gli sponsoring, poi, generano molto denaro che può fare la differenza per i giocatori: «I premi dei campionati mondiali sono a 7 o 8 cifre: chi vince diventa milionario», conclude Temperli.

«Non è roba per pantofolai»

Temperli stesso è stato a lungo l’ “e-sportivo” di maggior successo in Svizzera. Ora che non è più attivo lavora come consulente e allenatore. Per averlo come mister, bisogna dar prova di grande capacità di concentrazione, buon coordinamento occhio-mano, disciplina e un buono stato di forma fisica. «Il gaming professionale non è roba da pantofolai - mette in guardia -. Bisogna essere in forma, nutrirsi bene e dormire a sufficienza». Temperli chiede così ai suoi discepoli di fare sport almeno 3-4 volte la settimana.

Sandro lo fa. Pratica regolarmente il kickboxing e il suo impegno per l’FC San Gallo rappresenta solo un’attività accessoria. Come impiego principale, infatti, il 17enne è apprendista di commercio alla Nestlé: «Per me è un onore poter rappresentare l’FC San Gallo. Sono un suo fan, vengo da questa zona e sono davvero felice di rappresentare il club», ha affermato durante la presentazione.

 

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