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BERNA - La Svizzera deve rafforzare il lavoro istituzionale in favore dell'uguaglianza di genere, promuovere maggiormente le pari opportunità nel mondo del lavoro e intensificare la lotta alla violenza contro le donne. È quanto ritiene il comitato delle Nazioni Unite (Onu) per l'eliminazione della discriminazione nei confronti della donna.
In fatto di parità tra i sessi la Confederazione ha compiuto passi in avanti, sostiene l'Onu - secondo quanto comunicato oggi dall'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU) - nelle osservazioni relative all'attuazione in Svizzera della Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW). Ad esempio con i programmi in favore delle pari opportunità nelle formazioni universitarie, la ratifica della convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sulla protezione della maternità e l'intensificazione della lotta alle violenze nei confronti delle donne.
Per contro, le Nazioni Unite pubblicano una settantina di raccomandazioni. La Svizzera deve rafforzare e dotare di adeguate competenze e risorse i servizi per le pari opportunità nazionale e cantonali e occuparsi del tema dell'indipendenza economica delle donne. In particolare, è necessario adottare ulteriori misure per la lotta contro le disparità salariali e promuovere la conciliabilità tra famiglia e lavoro meditante la creazione di posti per la custodia extra familiare dei bambini e l'introduzione di un congedo per padri.
Il comitato ritiene inoltre opportuno intensificare gli sforzi nella lotta alla violenza di genere. Le raccomandazioni - secondo l'UFU non vincolanti ma di grande importanza - toccano infine anche gli impegni internazionali della Svizzera, come la protezione dei difensori dei diritti umani.
L'UFU analizzerà le raccomandazioni in collaborazione con i suoi partner e altri servizi federali, e chiarirà le competenze. L'Onu chiede che entro due anni venga presentato un rapporto intermedio sull'attuazione delle tre raccomandazioni seguenti: sviluppo di una strategia nazionale per la parità dei sessi e di un piano nazionale per la lotta alla violenza di genere ed elaborazione di uno studio sulle ripercussioni del sistema di rendite sulle coppie a basso reddito.
Con la ratifica della convenzione - avvenuta nel 1997 - la Svizzera si è impegnata a presentare regolarmente al Comitato un rapporto sullo stato di attuazione della stessa.
