Gatti come beni di consumo? Anche in Svizzera è realtà e i numeri fanno impressione. La Protezione animali: «Pensateci bene prima»
ZURIGO - Su internet sono proprio irresistibili: fanno le fusa, miagolano, sbagliano i saltini (che ridere!) e suonano anche il piano. Allora prendiamone uno, poi però arrivano a casa e... crescono (pensate un po'), fanno la cacca, rompono i mobili, si ammalano. Il sogno si rompe e il micio viene abbandonato, mollato in un rifugio oppure "addormentato" dal veterinario di fiducia.
Boom di abbandoni dal 200 al 300% - Una tendenza folle che, parola delle associazioni, è assolutamente in voga anche da noi: «Il numero dei gattini abbandonati è aumentato dal 200 al 300%», conferma Andrea Stocker responsabile di diversi rifugi per mici nel cantone di Zurigo.
«Prendetevi un peluche allora» - la replica stizzita Manuela Gutermann presidentessa dell'associazione Katzenfreunde Svizzera, «Va bene avete visto che i gattini su YouTube sono carinissimi, ma portarsi in casa un gatto è un'altra cosa».
I genitori la fanno facile - In questo senso spesso i genitori sono meno responsabili dei loro pargoli: «Chiamano in tanti vorrebbero "dei gattini da far dormire di fianco ai loro figli"», racconta Alexandra Testa vicepresidente dell'Associazione svizzera degli amici dei rifugi per gatti, «vedono un Maine Coon e ci chiamano perché lo vogliono, ma non funziona così».
«Poi si scoprono "allergici"...» - «Poi ci rimangono male perché i gatti non sono così dolci e carini come nei video e ti svegliano di notte a orari improbabili o ti portano animaletti morti» e quindi o lo si dà via, o lo si vende o lo si porta al gattile: «La scusa è sempre la stessa: "Abbiamo scoperto di essere allergici ai gatti", guarda un po'».
«Ho visto gatti abbattuti per un'infezioncina» - Se poi c'è di mezzo il veterinario, può anche finire davvero male: «Spesso e volentieri si opta per l'eutanasia, si dà un taglio alle spese e a tutto il resto: so di gatti abbattutti per un'infezione alla vescica...», continua Gutermann.
Parola d'ordine: pensateci bene - Per essere felici (noi e il micio) basta un semplice mantra: prima di portarvelo a casa pensateci proprio bene. Lo conferma anche la Protezione svizzera degli animali: «Non fatevi guidare dalle emozioni estemporanee», spiega la portavoce Helen Sandy Meier, «valutate tutti i pro e i contro, anche quelli economici. Mettete sempre da conto una sterilizzazione e ricordatevi di portarla a termine».