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GINEVRAIl Cantone ricorda ai docenti i principi della laicità

19.08.16 - 15:03
"Abbiamo avvertito la necessità di chiarire la questione", ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa la consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta
Il Cantone ricorda ai docenti i principi della laicità
"Abbiamo avvertito la necessità di chiarire la questione", ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa la consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta

GINEVRA - Il Cantone di Ginevra ricorda in un opuscolo distribuito ai 9700 dipendenti del Dipartimento della pubblica educazione (DIP) i principi della laicità. "Abbiamo avvertito la necessità di chiarire la questione", ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa la consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta.

La questione della laicità a scuola occupa già da un certo tempo i responsabili ginevrini dell'istruzione pubblica, confrontati ad esempio a richieste di dispensa dai corsi di ginnastica o dalla partecipazione ad una giornata sportiva durante il ramadan, ha riferito la responsabile del DIP.

Il personale insegnante non è sempre ben armato di fronte a simili questioni. "È dunque apparso necessario ricordare il quadro della laicità a scuola: l'opuscolo ne enumera i principali principi ed illustra le regole non negoziabili". Il tutto è illustrato in modo umoristico dal fumettista Zep.

La necessità di chiarire la nozione di laicità nel contesto scolastico è apparsa con una certa urgenza circa un anno fa, quando si è posta la questione di sapere se è opportuno costringere scolari in tenera età a cantare "L'Arca di Noé" di Benjamin Britten, il cui testo si apparenta ad una preghiera. Dopo matura riflessione, il DIP aveva emesso un veto.

In materia religiosa, lo Stato deve dimostrarsi neutro e non privilegiare una religione a scapito di altre o degli atei, ha sottolineato la consigliera di Stato. A Ginevra, nelle classi scolastiche i docenti non sono autorizzati a sfoggiare segni religiosi ostentatori. Nei riguardi degli allievi è invece dimostrata una certa tolleranza.

L'istituzione scolastica non transige per contro sulla partecipazione ai corsi e alle materie che figurano nel programma scolastico: nessuna deroga è autorizzata per quel che riguarda la musica, la biologia, i corsi di nuoto, la ginnastica e l'educazione sessuale. Un congedo è concesso in via eccezionale per le feste religiose.

Pure obbligatorio è lo studio delle opere d'arte a dimensione religiosa. "Viviamo in una società giudeo-cristiana e non negheremo la nostra storia", ha detto la "ministra" socialista.

L'opuscolo distribuito ai collaboratori del DIP ha quale primo obiettivo di rassicurarli. Malgrado il marcato aspetto multiculturale e la presenza di un gran numero di allievi allofoni (40%), la scuola ginevrina è stata relativamente risparmiata da atteggiamenti contrari al principio della laicità. Finora non è stato necessario ricorrere a sanzioni, quali multe o esclusioni, ha riferito la consigliera di Stato.

Le regole della laicità in ambito scolastico figurano nella Costituzione ginevrina e nella legge sulla pubblica educazione. Il Consiglio di Stato ha presentato pochi mesi fa un disegno di legge sulla laicità, attualmente all'esame del Gran consiglio.
 
 

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