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BERNA"Vacca da mungere", iniziato il dibattito

03.06.15 - 10:51
"Vacca da mungere", iniziato il dibattito

BERNA - È iniziato, al Consiglio nazionale, il lungo dibattito sull'iniziativa "Per un equo finanziamento dei trasporti", detta anche della "vacca da mungere", inoltrata da rappresentanti degli importatori di automobili e delle associazioni del settore stradale (TCS e ACS). Non meno di 36 parlamentari si sono annunciati per salire alla tribuna.

Prima di decidere se approvare o meno l'iniziativa, i consiglieri nazionali dovranno esprimersi su una proposta di minoranza che chiede il rinvio dell'iniziativa alla Commissione dei trasporti con l'incarico di presentarla alle Camere in contemporanea al Nuovo fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA). Tale richiesta viene dai ranghi UDC ed è sostenuta anche da alcuni parlamentari del PLR, da uno del PPD (Regazzi) e uno della Lega (Quadri).

Durante la seduta della commissione preparatoria, la minoranza ha sostenuto che sarebbe opportuno esaminare contemporaneamente i due oggetti dato che i rispettivi contenuti si sovrappongono. Inoltre, se il progetto FOSTRA proporrà una valida soluzione per il finanziamento delle strade, i promotori dell'iniziativa "vacca da mungere" potrebbero anche ritirare il testo.

Per la maggioranza, invece, prima di analizzare il progetto FOSTRA è necessario chiarire la questione del finanziamento. È quindi opportuno sottoporre quanto prima al Popolo il principio della destinazione alla strada di tutto il prodotto dell'imposta sugli oli minerali.

L'iniziativa, depositata il 10 marzo 2014 con 113'306 firme valide, chiede di utilizzare per le strade tutto l'importo dell'imposta sugli olii minerali (circa 3 miliardi di franchi nel 2013) per ovviare alle difficoltà di finanziamento delle strade. Attualmente, la metà di questi introiti confluisce nella cassa generale della Confederazione.

Se l'iniziativa fosse accettata, il maggior fabbisogno del settore stradale non verrebbe quindi finanziato da un aumento dei prelievi fiscali degli automobilisti, ma sarebbe coperto da altri settori. Nella cassa generale della Confederazione verrebbero infatti a mancare gli 1,5 miliardi provenienti dall'imposta sui carburanti.

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