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Il kosovaro, che avrebbe dovuto essere espulso nel 2011, voleva un soggiorno più "confortevole". I giudici, però, hanno respinto la sua richiesta
LOSANNA - "Voglio un appartamento, non un alloggio collettivo. Voglio scegliere i miei pasti e non mangiare in mensa perché sono diabetico". E’ essenzialmente questa la posizione di un richiedente l’asilo kosovaro di 56 anni, rigettata in pieno, a gennaio, dal Tribunale cantonale vodese.
L'uomo aveva presentato una domanda d’asilo nel 2007, che era stata rifiutata nel 2008. Avrebbe dovuto rientrare nel suo Paese nel 2011, ma aveva sporto denuncia davanti a un Comitato contro la tortura.
Accolto fino al dicembre 2012, era stato arrestato per intralcio alla giustizia fino al 2013. Quindi era finito in una struttura che accoglie i migranti, ma che, evidentemente, non era di suo gradimento. Come non lo era nemmeno il cibo che gli veniva offerto.
Dopo aver presentato un certificato medico in cui provava di essere affetto da diabete di tipo 2, aveva quindi chiesto un appartamento e denaro per il cibo.
Tutto quello che ha ottenuto, tuttavia, è stato un trasferimento presso un’altra struttura fino alla sua espulsione.
A nulla è valso il tentativo del ricorso. Il Tribunale vodese si è rifiutato di accogliere le sue richieste sottolineando che i pasti vengono preparati dai dietologi e sono "indicati per il suo diabete”.
