La FARES teme un futuro smantellamento dell'AVS, e fonda le sue preoccupazioni sulle scarse possibilità di approvazione dell'undicesima revisione e sullo studio Bonoli del 2008. Questo prevede misure di austerità e di adattamento delle pensioni in base alla situazione di ogni pensionato e all'evoluzione economica.
Nei prossimi anni bisognerà rinforzare i finanziamenti AVS - continua la FARES - aumentando i contributi che concernono ogni tipo di introito, dai premi speciali fino ai bonus e agli aumenti di capitale.
La co-presidente della FARES, Christiane Jaquet-Berger, citata in un comunicato odierno, afferma che il popolo è ancora attaccato ad un sistema pensionistico solido e garantito. Queste opinioni sono fondate sul risultato della votazione di marzo, in cui gli svizzeri hanno rifiutato un abbassamento del tasso di conversione del secondo pilastro.
Nonostante la crisi economica e la demografia, l'AVS ha provato la sua durevolezza e la sua utilità. Per questo motivo secondo la FARES è necessario difendere e rinforzare un'AVS solidale.