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"Abbiamo esagerato", ha ammesso la ministra di giustizia e polizia in un articolo pubblicato oggi dal domenicale "Sonntag" e confermato da un portavoce del suo Dipartimento. "Addirittura mia mamma e mia sorella sono rimaste stupite dalla regolamentazione proposta", ha aggiunto.
Inizialmente il Consiglio federale voleva sottoporre ad autorizzazione non solo gli asili nido, ma anche tutte le persone che si prendono cura di bambini altrui per più di 20 ore alla settimana, ad eccezione dei nonni. I diretti interessati avrebbero dovuto anche seguire un apposito corso.
Formulata nel quadro dell'ordinanza sull'assistenza extrafamiliare di minori, tale proposta - giudicata "burocratica" dalla sinistra e "interventista" dai partiti borghesi - era stata aspramente criticata durante la procedura di consultazione. E anche la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale l'ha perentoriamente respinta al mittente.
Ciò ha indotto Widmer-Schlumpf a fare marcia indietro: nel nuovo progetto di ordinanza la ministra intende così distinguere tra custodia privata e commerciale da parte di terzi. I parenti e i baby-sitter che non ricevono un compenso potrebbero così occuparsi dei bambini e dei ragazzi senza dover richiedere una fastidiosa autorizzazione.
