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Scudo fiscale: Bignasca chiede aiuto a Bossi per difendere il Ticino

Scudo fiscale: Bignasca chiede aiuto a Bossi per difendere il Ticino
LUGANO - Umberto Bossi, aiutaci tu! Questo in sintesi l'appello lanciato oggi dalle colonne del "Mattino della domenica" dal presidente della Lega dei Ticinesi Giuliano Bignasca all'amico Umberto Bossi, leader della Lega Nord, affinch&...

LUGANO - Umberto Bossi, aiutaci tu! Questo in sintesi l'appello lanciato oggi dalle colonne del "Mattino della domenica" dal presidente della Lega dei Ticinesi Giuliano Bignasca all'amico Umberto Bossi, leader della Lega Nord, affinché intervenga a favore della piazza finanziaria ticinese, minacciata dallo scudo fiscale messo a punto dal ministro della finanze e dell'economia italiano Giulio Tremonti.

 

Ad far venire l'orticaria a Bignasca sono in particolare i controlli serrati alle frontiere da parte della guardia di finanza alla caccia di evasori e alcune dichiarazioni "bellicose" di Tremonti nei confronti delle banche ticinesi, nei cui forzieri sono custoditi gli averi non dichiarati depositati da molti italiani.

Secondo Bignasca, i controlli a raggi infrarossi eseguiti alle dogane mal si conciliano con i rapporti tra i due paesi, tanto più che il Ticino versa all'Italia il 40% delle imposte alla fonte trattenute sulla busta paga delle migliaia di lavoratori italiani che giornalmente varcano il confine. Ristorni che la Lega dei Ticinesi, per rappresaglia nei confronti di Tremonti che vorrebbe prosciugare le banche ticinesi, minaccia di bloccare mediante la presentazione di atti parlamentari in Gran consiglio.

Bignasca chiede quindi a Bossi di attivarsi per rendere attento Giulio Tremonti sugli interessi comuni esistenti tra i due paesi. In cambio, Bignasca s'impegna a chiedere alle banche ticinesi di allentare il credito nei confronti delle piccole e medie aziende del Norditalia.



ATS

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