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SVIZZERA/LIBIACaso Gheddafi, parlano i familiari di un ostaggio: "Un impegno senza compromessi"

03.09.09 - 19:59
La famiglia di uno dei due ostaggi trattenuti in Libia da oltre un anno ha rilasciato oggi una dichiarazione scritta
Keystone Lukas Lehmann
Caso Gheddafi, parlano i familiari di un ostaggio: "Un impegno senza compromessi"
La famiglia di uno dei due ostaggi trattenuti in Libia da oltre un anno ha rilasciato oggi una dichiarazione scritta

BERNA - Dopo 411 giorni di divieto di lasciare il paese, la famiglia di uno dei due svizzeri trattenuti in Libia ha emesso oggi una dichiarazione scritta in cui afferma che l'uomo, dipendente della ABB, è finito in un conflitto tra due stati senza avere alcuna colpa

I fratelli dell'ostaggio definiscono la Svizzera e la Libia due paesi "complicati nella ricerca di una soluzione e a livello di comunicazione". Inoltre rilevano che in questa vicenda si scontrano due culture completamente differenti.

Nel contempo la famiglia ringrazia la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey e il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz per "l'impegno senza compromessi e gli sforzi personali". Grande è anche il sostegno di ABB, afferma.

"Speriamo che le parti coinvolte continueranno a lavorare con slancio, pazienza e creatività diplomatica", scrivono ancora i congiunti, i quali si dicono fiduciosi che la Libia applicherà l'accordo firmato e lascerà presto partire i due svizzeri.

 

ats

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