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LAVOROSicurezza e integrazione dei disabili

02.09.03 - 11:46
Si conclude oggi il vertice di Strasburgo. Nell'agenda della futura convenzione, il tema della piena partecipazione dei soggetti 'diversamente abili'.
Sicurezza e integrazione dei disabili
Si conclude oggi il vertice di Strasburgo. Nell'agenda della futura convenzione, il tema della piena partecipazione dei soggetti 'diversamente abili'.

L'Europa scende in campo per promuove sicurezza nei luoghi di lavoro e integrazione dei disabili. Questi alcuni degli argomenti trattati a Strasburgo dalla sessione plenaria del Parlamento europeo. A riferire il progetto è Generoso Andria, del gruppo Democratico cristiano e Democratici europei. "A Strasburgo - spiega l'europarlamentare - tutte le relazioni approvate dalle singole commissioni durante l'anno saranno oggetto di dibattito, a livello plenario, e poste a votazione dal Parlamento europeo". Il vertice, che si conclude oggi, verte sui rischi derivanti dall'esposizione a sostanze nocive sul posto di lavoro. Seguirà la relazione presentata da Giuseppe Gargani, del gruppo Partito Popolare europeo e Democratici europei, presidente della commissione Giuridica e per il mercato interno. In particolare, la commissione giuridica propone l'approvazione, senza emendamenti, della codifica delle disposizioni esistenti sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni. Il pacchetto normativo sarà approntato in un testo unico. A Strasburgo, si discute anche dell'inclusione sociale e professionale dei disabili, con la relazione dell'eurodeputato inglese Elizabeth Lynne, del Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori. Secondo la commissione lavoro e affari sociali, deve essere elaborata una convenzione internazionale globale e integrata per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone disabili. La futura convenzione deve fondarsi sui diritti umani (civili e politici, economici, sociali e culturali), già inclusi in vari trattati, adattati alle esigenze dei disabili e ai loro familiari, sulle disabilità cosiddette 'nascoste', le cui manifestazioni sono in realtà evidenti nella vita quotidiana e scolastica. In agenda anche il tema della piena partecipazione delle persone disabili e delle loro organizzazioni o di quelle che le rappresentano alle istituzioni politiche e agli organismi nazionali e internazionali che le riguardano. I parlamentari propongono nove categorie di diritti che dovrebbero essere specificati nella futura convenzione. Tra gli argomenti prioritari, qualità della vita, occupazione, accesso all'istruzione e alla formazione professionale, inclusione sociale, diritti civili e politici, accesso al sostegno finanziario, assistenza sanitaria, ma anche accesso alla cultura e alle attività ricreative e uguaglianza dinanzi alla legge. "Questo è l'anno europeo delle persone con disabilità - ribadisce Andria - durante il quale ogni singolo Paese cerca di promuovere l'integrazione a livello sociale e professionale. E' ovvio che un disabile non è in grado di produrre al 100%, tuttavia lo stesso Parlamento europeo cerca di trattare la materia in maniera non discriminante. Questa deve essere la base delle leggi a sostegno dei disabili, anzi dei diversamente abili".

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