Il britannico della Mercedes ha candidamente “svelato” il passaggio di consegne in rosso: «Successe anche a me nel 2007, con Alonso in McLaren»
SUZUKA (Giappone) – Sebastian Vettel è il numero uno della squadra, Charles Leclerc il suo scudiero. Così era in Ferrari a inizio anno. Così la Rossa ha sperato potesse continuare a "funzionare". Poi le prestazioni e i numeri del monegasco hanno partorito l'incredibile ribaltone.
Ora, secondo i dirigenti del Cavallino i due piloti partono alla pari. La sensazione è però che il giovane rampante abbia ormai superato, nelle preferenze del team, il vecchio campione.
«Quella che c'è in Ferrari è una dinamica interessante – ha spiegato Lewis Hamilton - perché ovviamente Sebastian era il numero uno e ora chiaramente non lo è più. Come energia e prospettiva, la squadra sta adesso spingendo Charles. E questa non credo sia una cosa buona, anche se è la filosofia che hanno sempre avuto. Qualcosa del genere è successo anche a me nel 2007, quando ero in McLaren con Alonso. All'inizio non avevo dietro di me il team perché Fernando era il numero uno designato. A metà stagione tutto è però cambiato. Lui era ancora il numero uno perché era il pilota più pagato, ma ad un certo punto hanno cominciato a trattarci alla pari e... si è visto cosa è successo a Montreal o Indianapolis con lo stesso quantitativo di benzina».