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RALLY"Riusciamo sempre a trovare l'adrenalina giusta per raggiungere il massimo"

25.06.15 - 06:59
Paolo Pianca, navigatore di Ivan Ballinari, è pronto per il Rally del Ticino che avrà luogo venerdì 26 e sabato 27 giugno
"Riusciamo sempre a trovare l'adrenalina giusta per raggiungere il massimo"
Paolo Pianca, navigatore di Ivan Ballinari, è pronto per il Rally del Ticino che avrà luogo venerdì 26 e sabato 27 giugno
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LUGANO - Questo fine settimana - fra venerdì 26 e sabato 27 giugno - avrà luogo la 18esima edizione del Rally Ronde del Ticino sulle strade dell'entroterra luganese. Saranno tanti i piloti di casa a darsi battaglia e fra questi ci sarà anche Ivan Ballinari della Lugano Racing, il quale parteciperà con la versione R5 della Ford Fiesta e sarà affiancato dal fedele navigatore Paolo Pianca. Proprio quest'ultimo si è intrattenuto con noi per spiegarci come vede la stagione in corso e l'ingresso di un nuovo navigatore che sta già condividendo il sedile di destra con lui, ovvero Giusva Pagani.

Paolo Pianca, siete pronti per il Rally del Ticino?
"Speriamo di riuscire nella nostra impresa e di portare a casa un buon risultato dopo le molte soddisfazioni che ci siamo presi in passato. Sarebbe bello, anche se non sarà facile: noi siamo comunque pronti, anche perché riusciamo sempre a trovare l'adrenalina giusta per raggiungere il massimo risultato. Ivan è un grandissimo pilota e lo dimostrano i risultati ottenuti nell'ultimo decennio, dove è riuscito a condurre l'equipaggio in tre occasioni al secondo posto nella classifica generale del campionato assoluto svizzero".

Che tipo di corsa è?
"È la corsa di casa e si tratta di una gara corta, quindi si giocherà sui secondi. A differenza di una gara lunga, dove vieni premiato per il risultato generale, è sufficiente sbagliare qualcosina per perdere tutto il vantaggio accumulato. È una corsa affascinante, ma è particolare perché si cerca sempre di curare ogni singolo dettaglio per andare più forte. L'approccio alla gara è differente rispetto a quando si corre lontano dal Ticino. In casa si cerca sempre di prepararsi al meglio, anche perché c'è quella pressione di non sfigurare e, visto che conosciamo le strade, si tende sempre a cercare un po' la perfezione. La caratteristica di questa corsa è che non esiste un favorito: praticamente tutti i piloti conoscono bene il tracciato e quindi chiunque può centrare un buon risultato. È vero che ce ne sono tanti che sono italiani, ma anche loro, provenendo dalla provincia di Varese o da quella di Como, hanno una buona familiarità con la strada. Personalmente preferisco correre lontano dal nostro Cantone".

Come vedi la nuova macchina?
"È una macchina che arrivi a conoscere fino a un certo livello, ma per fare lo scalino successivo ci vuole tempo. Si riesce a guidare, ma il potenziale di queste vetture è molto elevato, da professionisti, e noi non lo siamo. Siamo degli amatori che hanno ottenuto dei buoni risultati, ma per fare i fuoriclasse bisogna avere tanto feeling con la macchina". 

Da quest'anno partecipate anche al campionato italiano...
"Il campionato IRC è competitivo e ti permette di correre con le WRC, che sono delle macchine più performanti rispetto alle nostre. Noi gareggiamo con la R5 che è leggermente inferiore. In questo campionato si può trovare di tutto: dai piloti veramente bravi, ai gentlemen driver, a persone che hanno le possibilità finanziarie e che corrono con macchine potenti. Trovo inoltre che l'organizzazione alle gare è molto ben fatta: c'è tanta visibilità, non come in Svizzera dove la manifestazione è più chiusa in sé stessa. In Italia ogni evento è più organizzato e viene coinvolta la popolazione. Ci sono diverse manifestazioni come l'elezione della miss della serata, vari concerti, nonché aperitivi". 

Come ti trovi a condividere il sedile di destra con Pagani dopo tanti anni da solo con Ballinari?
"Mi trovo molto bene perché ci conosciamo da molti anni, siamo un team di veri amici e uniamo le nostre forze per ottenere dei buoni risultati. Siamo tutti e tre molto affiatati e di loro posso dire che sono entrambi molto meticolosi, professionali e precisi. Dal canto suo Pagani è un ottimo compagno di squadra e si prepara molto bene, provo stima e fiducia per lui. Anche quando corre insieme a Ivan, mi fido ciecamente". 

 

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