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RUSSIA 2018 - CORREVA L'ANNOL'infermiera di Maradona, la "marmelada" di Quiroga... sono brividi d'estate

21.06.18 - 07:00
Il 21 giugno è sempre stato un giorno particolare per i Mondiali. Ci sono almeno tre episodi controversi a dimostrarlo
L'infermiera di Maradona, la "marmelada" di Quiroga... sono brividi d'estate
Il 21 giugno è sempre stato un giorno particolare per i Mondiali. Ci sono almeno tre episodi controversi a dimostrarlo
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Il primo giorno d’estate, non è mai una giornata banale per quanto riguarda la storia dei Mondiali. Sono almeno tre gli episodi che resteranno per sempre scritti nella storia della manifestazione, avvenuti proprio il 21 giugno.

Nel 1978 l’Argentina, nazione ospitante, si giocò contro il Perù la residue chance di conquistare la finale del torneo eliminando contemporaneamente il Brasile (all’epoca la formula era quella del triangolare di qualificazione). Per farlo alla Selección serviva battere con quattro gol di scarto il Perù. A difendere la porta del Los Incas c'era Ramón Quiroga, argentino di nascita con passaporto peruviano... per necessità. Per uno strano scherzo del destino Quiroga era originario proprio a Rosario, ovvero la città dove si giocò il match. Fra svarioni della difesa e situazioni al limite della decenza l’Albiceleste vinse 6-0, qualificandosi per l'ultimo atto della manifestazione. La gara passò alla storia come “La marmelada” e Quiroga fu additato come l'argentino che spalancò ai connazionali la porta del Perù. Quanto accadde in campo non venne in ogni caso mai realmente chiarito.

Nel 1982, a Valladolid, ci fu altro episodio controverso: un fischio dagli spalti "distrasse" la difesa del Kuwait, permettendo alla Francia, a Giresse, di realizzare la rete del momentaneo 4-1. Le proteste degli arabi furono veementi e coinvolsero pure lo sceicco Al Sabah, presidente della Federazione dello stato sul Golfo. Tutto il chiasso fatto coinvolse l'arbitro ad annullare - incredibilmente - il gol. La scelta non segnò indelebilmente l'incontro, che anzi terminò comunque 4-1.

Nel 1994, negli USA, gli occhi spiritati sbattuti in faccia alla telecamera dopo aver segnato il provvisorio 3-0 alla Grecia, furono tra le ultime immagini che si ricordano di Diego Armando Maradona. Ci fu poi la camminata verso l'antidoping mano nella mano con l'infermiera. Camminata che mise, di fatto, fine al suo mito.

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