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L'OSPITE«Il bello deve ancora venire, contro la Polonia passiamo il turno al 100%»

22.06.16 - 16:41
Arno Rossini è sicuro che la Nazionale svizzera riuscirà a raggiungere almeno i quarti di finale: «Petkovic? in Francia è considerato un allenatore da top-10»
«Il bello deve ancora venire, contro la Polonia passiamo il turno al 100%»
Arno Rossini è sicuro che la Nazionale svizzera riuscirà a raggiungere almeno i quarti di finale: «Petkovic? in Francia è considerato un allenatore da top-10»
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SAINT-ETIENNE (Francia) - Come da copione la Svizzera se la vedrà contro la Polonia in occasione degli ottavi di finale di Euro 2016. La sfida avrà luogo a Saint-Etienne nella giornata di sabato 25 giugno (ore 15).

A questo proposito si è espresso Arno Rossini, osservatore a supporto della Nazionale svizzera di Vladimir Petkovic. Ricordiamo che il compito del 58enne - ex allenatore di Locarno, Bellinzona e Sion - è quello di osservare, analizzare e studiare le formazioni che affronteranno la selezione rossocrociata.

Arno Rossini, cosa ne pensi della Polonia? Avresti preferito un altro avversario?
«A questo punto non è così importante incontrare una squadra piuttosto che un'altra. Oltre tutto che la Svizzera è in netta crescita per cui va bene qualsiasi avversario. La Nazionale deve solo pensare a passare il turno e cercare di andare anche più avanti. Le possibilità sono enormi e le prospettive anche, perché la squadra è in piena evoluzione di gioco e ha una grande fiducia nei propri mezzi. Io sono molto fiducioso, anzi dobbiamo esserlo tutti».

....quindi secondo te i quarti di finale non sono un miraggio...
«Il gruppo al completo ha dimostrato di essere in grado di passare il turno. Siamo partiti un po' timidi contro l'Albania, ma abbiamo fatto grandi progressi con la Romania e quando poi pareggi contro la Francia a casa sua, significa che la squadra c'è e che può giocarsela con chiunque. Obiettivi non ce ne sono più, bisogna solo pensare a vincere e a come vincere. Guardiamo gli ottavi di finale con grandissima fiducia, contro la Polonia passiamo il turno al 100%».

Chi temi di più dei polacchi?
«Non è un giocatore che fa la differenza a una competizione come questa, ma il gruppo. La Polonia è pericolosa come squadra, così come la Germania o l'Italia. Il Portogallo per esempio ha Ronaldo, la Svezia Ibrahimovic, eppure le squadre tentennano. La Svizzera ha delle grandi possibilità di migliorarsi ancora e il bello deve ancora venire».

Tu che segui da vicino la Nazionale, quanto è stato prezioso finora Petkovic?
«Con la gestione Petkovic la Svizzera è salita a dei livelli incredibili: il tecnico ha modificato la maniera di pensare e di giocare, dunque non bisogna porsi limiti se non quello di andare il più avanti possibile. Vlado ha finora svolto un lavoro straordinario, ha cambiato completamente la mentalità e il modo di allenarsi. Una vittoria permetterebbe alla Nazionale di entrare nella storia, la motivazione è altissima».

Come vedi la sua carriera?
«La sua è una storia da scrivere: è partito dal nulla ed è riuscito ad arrivare ai massimi livelli. Grande onore a lui e alla sua volontà di ambire a traguardi sempre più alti. Ma attenzione, la carriera di Petkovic è appena iniziata: ha 53 anni e farà strada. In Francia è considerato un allenatore dalle grandissime capacità, lo ritengono un allenatore da top-10. È in piena evoluzione anche lui, è capace, ed è un grande lavoratore».

 

 

 

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