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SUPER LEAGUE«Mister Croci-Torti? Ha una conoscenza enciclopedica del calcio svizzero»

25.02.22 - 07:00
Lugano, c’è il Servette. Spettacolo? No, punti
Imago
«Mister Croci-Torti? Ha una conoscenza enciclopedica del calcio svizzero»
Lugano, c’è il Servette. Spettacolo? No, punti
Fulvio Sulmoni, protagonista di un Lugano-Servette “frizzante”.
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Claudicanti e incapaci di sfruttare a fondo le occasioni capitate loro: così sono stati nel 2022 Lugano e Servette. 

Tornati a battersi in campionato sognando un attacco a Young Boys e Basilea, in quattro giornate bianconeri e granata hanno invece visto sfumare quasi definitivamente i loro sogni. Quasi. Ora in mezzo a un guado, distantissimi dalla sponda sulla quale siedono i tristi Losanna e Lucerna, possono infatti ancora sperare di raggiungere quella dove sono invece appostati bernesi e renani. Certo sarà dura, soprattutto se continueranno a essere allergici ai gol fatti. In 360’ nell’anno nuovo i ticinesi hanno segnato appena due reti, i ginevrini tre...

Logico dunque che domani sera (ore 20.30), a Cornaredo, il match che potrebbe ridisegnare la rincorsa al terzo posto della classifica rischi di non avere troppi fuochi d’artificio. Come d’altronde già capitato in molti degli incroci tra Lugano e Servette. Statistiche alla mano, salvo qualche vittoria larghissima, bisogna infatti andare indietro di quasi quindici anni per trovare un incontro con entrambe le squadre a segno in più di un’occasione. Bisogna tornare a un 3-3 di Challenge League del maggio 2007. In campo, quel giorno, per i bianconeri c’era anche Fulvio Sulmoni.

«Quella partita? Non mi ricordo cosa ho fatto ieri, figuratevi un incontro tanto lontano nel tempo - ha raccontato ridendo proprio Sulmoni - Chi segnò?».

Boughanem, Sucic, Dianda… sulla vostra panchina c’era Dellacasa e su quella granata l’attuale allenatore del Bellinzona Jean-Michel Aeby.
«Che nomi mi state dicendo…».

In campo c’era anche Mattia Croci-Torti…
«La sua conferma a Lugano mi ha reso felicissimo. Mattia, che ha in Cao Ortelli un grande aiuto, se lo merita: è bravo, appassionato e ha una conoscenza enciclopedica del calcio svizzero. Già quando giocavamo insieme era così».

Ti presentava gli avversari?
«No ma gli ripetevo sempre: “Avessi una squadra, ti sceglierei subito come direttore sportivo”. Non seguo molto il calcio ma so che gli ultimi risultati non sono stati troppo positivi. Spero che la situazione possa migliorare velocemente».

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COMMENTI
 

angie2020 2 anni fa su tio
una sola parola: vincere!!!
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