Steso il Lucerna, a Lugano non vogliono smettere di stupire.
«Abbiamo giocato una partita solida, tutti sapevano cosa fare: è stato veramente bello vedere la consapevolezza di questa squadra».
LUGANO - I tre punti colti contro il Lucerna, terzo successo consecutivo in campionato, hanno spinto altissimo in classifica il Lugano. Le sensazioni in casa bianconera? C’è ovviamente grande soddisfazione...
«Abbiamo giocato una partita solida, tutti sapevano cosa fare ed è stato veramente bello vedere la consapevolezza di questa squadra - spiega il mister nel post-partita - Sapevo che rischiare Lavanchy e Custodio dal primo minuto sarebbe stato un azzardo, ma ci aspetta un periodo lungo con tante partite difficili e dure, avremo anche il recupero con l’YB. Ho valutato i giocatori a disposizione e poi ho deciso questa formazione. Ho voluto tentare qualcosa e alla fine ha pagato. Anche Amoura e Lungoyi hanno giocato un'ottima partita pure in fase difensiva, schermando i loro esterni. Sapevamo che dovevamo aspettarli e poi attaccare in contropiede. Nel secondo tempo non bisognava alzare il ritmo, dovevamo calmare il loro gioco. In realtà sono rimasto un po' sorpreso che non ci sia stata una grandissima reazione da parte loro».
Per i bianconeri si tratta della terza vittoria filata, la quarta contando anche la Coppa.
«Mi fa piacere, questo è un bel segnale. Lo spirito è quello giusto. Ci hanno messo l’anima, ho un gruppo di grandi combattenti. Terzo posto? Oggi abbiamo gestito la partita come volevamo noi, una partita diversa dalla altre e credo che abbia fatto vedere la nostra crescita. Non mi aspettavo di fare così bene, sono sempre rimasto calmo anche quando abbiamo perso due partite di fila. Ora non voglio pensare al futuro, ma è giusto cavalcare questa onda positiva. Battere due volte il Lucerna è un motivo d’orgoglio, ma guardiamo un match alla volta, non guardiamo la classifica».
Poi uno sguardo alla votazione sul PSE.
«Spero che queste vittorie siano anche di buon auspicio per la votazione di settimana prossima. Il Lugano per esistere ha assolutamente bisogno di una nuova casa. Quando mi hanno chiamato a fare l’allenatore uno dei miei pensieri era rivolto anche a tutti i tifosi, dovevamo creare quell'entusiasmo che porti ad una votazione positiva».