Il mister del Lugano ha preso con filosofia il pari con lo Xamax. «Il calcio dice che in questo momento dobbiamo fare di più, altrimenti non vinciamo»
LUGANO – C’è un po' di delusione in casa bianconera: a pochi secondi dalla fine si sono infatti visti infrangere i “sogni” di vittoria. Le due punizioni di Nuzzolo hanno fatto veramente male. «Non è la prima occasione persa in questo campionato - ha sottolineato Fabio Celestini - In questo momento i risultati e i punti non ci danno ragione. Peccato, nei momenti decisivi della partita, non siamo riusciti a sfruttare le occasioni avute. Tre gol su punizione subiti in due partite, il rammarico è grande. Secondo me sulla seconda rete non c’era il fallo contro di noi. Però dovevamo segnare su rigore, oppure fare il 3-1, dunque c’e poco da discutere. Ho visto delle cose positive, potevamo vincere, ci mancava un niente. Non ci resta che lavorare e crescere di più».
Che Lugano ha visto il mister? «Direi un ottimo Lugano nei primi 30 minuti. Poi però la squadra è diventata fragile. In queste sette settimane sotto la mia guida abbiamo lavorato molto, ma questa non è ancora la squadra che desidero. Ci vuole pazienza. Però non molliamo mai, anche dopo il rigore sbagliato e il loro pareggio ci abbiamo creduto. E segnato il 2-1, ma non è bastato. Attualmente gli episodi non sono con noi».
Sul rigore sbagliato del capitano? «Non posso dire niente. Lui è il primo ad essere molto deluso. Solo chi tira sbaglia. In passato aveva segnato, stavolta non è entrata. Quindi il calcio ci dice in questo momento che dobbiamo fare di più , altrimenti non vinciamo».