Guillermo Abascal si è espresso in merito alla sfida di campionato tra Lugano e Zurigo, in programma sabato a Cornaredo
LUGANO - Nella giornata odierna - venerdì 31 agosto - ha avuto luogo la consueta conferenza stampa pre-partita del Lugano. Per l'occasione la truppa di Abascal ospiterà sabato a Cornaredo lo Zurigo (ore 19) nel match valido per la sesta giornata di Super League...
«La partenza di Ceesay ci spinge a cambiare qualcosa, visto che in rosa non abbiamo un attaccante con le stesse caratteristiche», ha analizzato il tecnico dei bianconeri. «Non è arrivato nessuno al suo posto ma abbiamo diversi giocatori che possono essere schierati in quel ruolo, come Gerndt, Junior, Janko e anche Bottani. Dobbiamo fare i calcoli con i ragazzi che abbiamo a disposizione, anche se sono comunque un po' preoccupato: abbiamo infatti perso un elemento che si è rivelato molto importante in queste prime partite. In pochi scommettevano su di lui, ma sono contento sia per l'occasione che avrà il ragazzo - che conosco da 12 mesi visto che abbiamo lavorato insieme anche a Chiasso - sia per la società, che con la sua cessione ha incassato una plus-valenza».
Negli scorsi giorni il portiere Kiassumbua - trasferitosi al Servette - si è lamentato per lo scarso dialogo avuto con il tecnico Abascal durante la sua permanenza a Lugano... «La gente perde subito la memoria, anche perché l'ho sempre difeso e spesso l'ho messo in porta nonostante avessi molti dubbi. Parlo spesso con tutti i giocatori e sono molto aperto con loro, però mi rendo conto che sia normale essere arrabbiato con l'allenatore quando ti lascia in panchina o quando ti spedisce in tribuna. Lui non rientrava più nei piani della società e io ho dovuto fare delle scelte».
Come giudichi i due nuovi acquisti Macek e Cavagnera? «Macek lo conosco da diverso tempo perché ci siamo affrontati qualche volta in Spagna ai tempi della Under 19 quando ero a Siviglia. È un giocatore che può fare l'interno, la mezz'ala e l'esterno, ha delle caratteristiche importanti e lo posso paragonare a Luis Alberto della Lazio. Eravamo in contatto da un po' di tempo e sono contento del suo arrivo. Per Cavagnera il discorso è diverso dato che è un ragazzo di prospettiva, deve crescere ma ha delle ottime qualità e dei movimenti molto interessanti. Sulmoni? Con il suo rientro potremo giocare con la difesa a tre, è l'elemento ideale per questo modulo».
Come giudichi fin qui la stagione del Lugano? «Sono tranquillo, perche è il campo che dimostra il lavoro degli allenatori e per quanto mi riguarda i dati parlano chiaro. Finora in casa abbiamo dimostrato di essere superiori agli avversari, ma tutti hanno bisogno di tempo per affinare l'intesa e per inserirsi al meglio negli automatismi. Trovo che la prestazione e la crescita siano tante volte molto più importanti del risultato. La classifica è in ogni caso molto corta e noi non siamo messi poi così male: abbiamo tre punti dalla seconda (...)».