Maurizio Jacobacci, timoniere del Sion, si prepara al "kick off" del nuovo campionato: «Non vogliamo vivere una stagione come la scorsa, dove abbiamo dovuto fare una grande rimonta»
SION - Reduce da una stagione turbolenta in cui ha dovuto soffrire (e parecchio...) per mantenere il posto in Super League, il Sion si prepara al "kick off" del nuovo campionato con ottimismo, diversi giovani innesti su cui contare e Maurizio Jacobacci in panchina. Il mister 55enne, subentrato a Gabri lo scorso 6 febbraio quando i vallesani occupavano l'ultimo posto in classifica, ha saputo conquistare la sospirata salvezza e guadagnarsi il meritato rinnovo.
Capaci di fermare il Lione (2-2) e superare l'Inter di Spalletti (2-0) nelle ultime due amichevoli, i biancorossi hanno fatto il pieno di fiducia e si preparano ad ospitare il Lugano nel primo turno della nuova stagione.
«Sin qui è stata una preparazione molto intensa e contraddistinta da carichi importanti: posso dire che è passata in fretta - esordisce Maurizio Jacobacci, timoniere del Sion - Adesso il campionato è alle porte, siamo contenti di ricominciare. I risultati contro Lione ed Inter ci fanno piacere, ma sappiamo che vanno presi con le pinze. Sono squadre che hanno iniziato la preparazione al massimo da due settimane, hanno ancora molto tempo prima di cominciare il campionato. Al di là del risultato era importante vedere i movimenti dei ragazzi in campo: vedere che hanno appreso determinati messaggi è confortante».
Il collettivo biancorosso sta dando a Jacobacci risposte positive. «È un gruppo volenteroso che vuole imparare e cerca di mettere in campo la nostra idea di gioco. Ci sono tanti elementi giovani con voglia di crescere. In diversi stanno vivendo le prime esperienze in una struttura del genere. Baltazar e Philippe sono due giovani che arrivano dal Brasile, sono alla prima esperienza all’estero. Moussa Kalilou Djitté arriva dal Senegal e vive la prima avventura in Europa. Sono fattori importanti da considerare. Dobbiamo dargli tempo per progredire in questa nuova realtà. Ad ogni modo il nocciolo duro è rimasto, non iniziamo da zero: ripartiamo dal lavoro fatto insieme nella parte finale della scorsa stagione».
Quali sono gli obiettivi del Sion? «Non vogliamo vivere una stagione come la scorsa, dove abbiamo dovuto fare una grande rimonta nel finale. Ci davano per spacciati, ma abbiamo saputo finire alla grande. Adesso tutti vogliono iniziare con il piede giusto un campionato che si preannuncia difficile. Domenica ospitiamo il Lugano e faremo di tutto per iniziare con una vittoria. Sappiamo però anche di incontrare una squadra che la scorsa stagione è venuta a Sion e ha vinto 1-0».
Rispetto e attenzione per tutti, sottolinea proprio Jacobacci. «Esattamente. La Svizzera è piccola, tutti conoscono i propri avversari. È reciproco. Il Lugano è sempre stata una squadra ostica e ne dobbiamo tenere conto. Al di là di questo, dell’avversario di giornata, sarà importante farsi trovare pronti e fare la nostra gara. Un inizio di campionato è sempre speciale. Non si sa mai esattamente a che punto ci si “trova”. Ci sono piccole incertezze e il campo darà le sue prime risposte», conclude Maurizio Jacobacci.