HOCKEYAggrappato al cornicione, il Lugano risale e vince

LUGANO – Aggrappato al cornicione, il Lugano si tira su e vince ai rigori. Per tutta la partita la squadra di Huras ha cercato, senza trovarlo, un modo per aggirare il Kloten e il suo giovane portiere ventenne, Lukas Meili. Non si pensi che sia stato un dominio però: è stato il Kloten a offrire l’hockey migliore, fatto di passaggi rapidi e movimenti senza disco piuttosto efficaci. Mentre il Lugano continuava a sbattere il muso senza accorgersi della durezza del muro, il Kloten veleggiava. Un gol zurighese con tiro dalla blu di Von Gunten nel primo tempo, uno luganese con Domenichelli, lesto a raccogliere un ingaggio vinto da Kamber. Due episodi, in fondo. Ma i bianconeri, nella seconda frazione, hanno avuto a disposizione otto minuti di penalità senza combinare niente di memorabile. Anzi, appena ne aveva la possibilità, il Kloten metteva le ali. Bravissimo Manzato e imperiale Heikkinen a tenere in piedi la baracca.

In entrata di terzo tempo, una ripartenza da manuale sulla linea Stancescu-Bodenmann ha riportato in vantaggio gli ospiti. Il Lugano, sempre più nervoso e confuso si è buttato allo sbaraglio, rischiando il tutto. Ha fatto bene, del resto: arrivare al gol con azioni manovrate era idea da abbandonare, molto meglio far casino davanti a Meili. E infatti, Metropolit è apparso dopo una cinquantina di minuti di torpore e ha beffato Kloten e Meili con un polsino in mezzo agli occhi. Quattro minuti finali di ruggiti bianconeri – con ancora un paio di spaventi dalle parti di Manzato – e gli inutili supplementari, appendice che nove volte su dieci è una noia da sala d’aspetto, ma stavolta ha regalato un altro gol fantasma come a Bienne, sul conto di Lunberg. L’arbitro non l’ha dato, ma pareva dentro. Poi, ai rigori, aviatori atterrati da Manzato (quattro penalty parati), Jordy Murray (un combattente imberbe) e Domenichelli (ritornato spietato).

Peggio che a Bienne era difficile, ma il Lugano ci è andato vicino. Un terzo di squadra si fa un mazzo spaventoso, il resto trotterella. Huras ha un bel gridare e imputare, ma qualcosa ci deve mettere pure lui, perlomeno per fare in modo che la sua squadra trovi un’armonia di gioco offensivo che per ora non è forse nemmeno nelle intenzioni. Venerdì arriva il Davos, avversario storico e contro il quale si può addirittura fare miglior figura. A meno di non beccarne un vagone.

LUGANO – KLOTEN 3-2 d.r. (0-1, 1-0, 1-1, 0-0)
Reti: 13’16” Von Gunten (Lundbeg, Santala) 0-1; 36’33” Domenichelli (Kamber, Metropolit, a 5c4) 1-1; 42’06” Bodenmann (Stancescu, Walser) 1-2; 55’55” Metropolit (Rüfenacht, Vauclair) 2-2.
Rigori: Stancescu (parato); Metropolit (fuori); J. Murray 1-0; Jenny (parato); Bednar (parato); Hollenstein (parato); Domenichelli 2-0.
LUGANO: Manzato; J. Vauclair, Ulmer; Heikkinen, Schlumpf; Nodari, Blatter; Kienzle; Domenichelli, Metropolit, Rüfenacht; Kostner, Brett McLean, J. Murray; Reuille, Conne, Simion; Daniel Steiner, Oliver Kamber, Bednar; Profico.
Penalità: 4x2' contro il Lugano, 5x2', 1x2’+2’, 1x10’ (Jenni) contro il Kloten.
Note: Resega, 3’820 spettatori. Arbitri: Stricker; Bürgi, Wüst. Lugano senza Hirschi, Nummelin, Brady Murray (infortunati), Morant (squalificato), Sannitz e Sbisa (soprannumero). Kloten senza Stoop, Lemm e Liniger.

Le altre partite del quinto turno di LNA
Zugo – ZSC Lions 1-4
Davos – Langnau 3-2 d.s.
Friborgo – Ginevra 3-4 d.s
Bienne – Ambrì-Piotta 4-1
Berna – Rapperswil 1-3

Le partite di venerdì 28 settembre
19.45 Kloten – Berna
19.45 Ambrì – Friborgo
19.45 Ginevra – Zugo
19.45 Lugano – Davos
19.45 Rapperswil – ZSC Lions

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