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CICLISMOIl 13 e il 17 sembrano i numeri del destino di Fabian Cancellara

04.07.10 - 18:43
Nella prima tappa del Tour de France, vinta dall’italiano Petacchi, Spartacus ha vestito per la 17esima volta in carriera la maglia gialla (con il 13). "Non mi piace anche se porta bene!". Frecciata alla RAI
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Il 13 e il 17 sembrano i numeri del destino di Fabian Cancellara
Nella prima tappa del Tour de France, vinta dall’italiano Petacchi, Spartacus ha vestito per la 17esima volta in carriera la maglia gialla (con il 13). "Non mi piace anche se porta bene!". Frecciata alla RAI
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BRUXELLES – Fabian Cancellara è scaramantico ma non può nulla contro i numeri. Nella prima tappa del Tour de France, andata all’italiano Petacchi sul traguardo di Bruxelles, ha vestito per la 17esima volta in carriera la maglia gialla, malgrado il numero che porta in gara, il 13, non sia proprio di suo gradimento.

Eppure con il 13 ha vinto due tappe al Giro della Svizzera del 2007 e addirittura, nello stesso anno, ha sbaragliato il campo nel cronoprologo di Londra della Grande Boucle. “Non mi piace!”, esclama Spartacus, ed è per questo motivo che lo ha esibito capovolto durante la cavalcata di sabato a Rotterdam.

Per Fabian, reduce dalla sconfitta con Tony Martin nell’ultima cronometro del Tour de Suisse di quest’anno (persa per… 17 secondi), è stato un giorno speciale.

Il tedesco, che ha voluto partire addirittura con tre ore d’anticipo sui migliori, è stato ridimensionato dalla straordinaria prestazione del campione del mondo della specialità: 10’10” contro 10’ netti, su un percorso di soli 8,9 chilometri.

“Ho scelto di correre in coda, fra Armstrong e Contador, per sentirmi ancor più motivato. Ho potuto rimanere in hotel più a lungo, navigando in internet per tenermi aggiornato anche sulla meteo…”. E la strada, quando è partito Cancellara, era praticamente asciutta.

Ma il momento della rivincita, Spartacus se l’è preso ai microfoni della RAI, dichiarando senza mezzi termini: “Ho dovuto fermare il tempo a 10 minuti esatti perché altrimenti si sarebbe scaricata la batteria del motore della mia bici!”.

Era proprio stata la RAI con il suo esperto Davide Cassani ad insinuare che Fabian Cancellara avrebbe potuto fare uso di un mezzo meccanico dotato di motore elettrico per vincere il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix di quest’anno.

Intanto l’UCI è corsa ai ripari: entro 30 minuti dopo la fine di ogni tappa del Tour de France, tutte le biciclette devono essere esaminate da un apposito scanner che rileva la benché minima manomissione.

Foto d’apertura: Keystone

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