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CALCIOPrimo allenamento per Diana: "Qui è tutto molto carino e curioso"

09.02.10 - 19:24
L'ultimo rinforzo arrivato in casa granata ha avuto occasione martedì di confrontarsi per la prima volta con la realtà bellinzonese e con i compagni di squadra. Il suo debutto potrebbe già avvenire a Lucerna
Ti-Press/Samuel Golay
Primo allenamento per Diana: "Qui è tutto molto carino e curioso"
L'ultimo rinforzo arrivato in casa granata ha avuto occasione martedì di confrontarsi per la prima volta con la realtà bellinzonese e con i compagni di squadra. Il suo debutto potrebbe già avvenire a Lucerna
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BELLINZONA – Dopo il brusco debutto nella seconda metà del campionato di Super League dove il Bellinzona si è reso protagonista di una gara quantomeno preoccupante contro il fanalino di coda Aarau, gli uomini di Cavasin sono tornati ad allenarsi sull'erba ghiacciata del Comunale al fine di ritrovare al più presto le buone sensazioni respirate nel finale del girone di andata, dove la squadra aveva convinto soprattutto dal punto di vista della compattezza. Il tecnico granata, che nell'occasione non ha potuto disporre oltre che di Diarra anche degli infortunati Mehmeti, Thiesson e Rivera, ha insistito soprattutto sul perfezionamento delle situazioni di calcio d'angolo e sull'esplosività del gioco con palla a terra.

L'allenamento di oggi ha però assunto una valenza particolare grazie alla presenza del neo acquisto Aimo Diana, esterno destro prelevato dal Torino tramite la formula del prestito e con alle spalle un curriculum di tutto rispetto. In carriera il giocatore ha rivestito più di un ruolo, risultando da questo punto di vista particolarmente versatile ed in grado di giostrare sia come terzino difensivo, sia sulle fasce di centrocampo, candidandosi di conseguenza come un possibile sostituto di Gashi passato nella pausa invernale allo Xamax. Oggi per Diana è stata dunque la prima occasione per confrontarsi con i compagni di squadra e con la nostra realtà, decisamente più contenuta rispetto a quello che è il mondo del calcio nella vicina penisola.

Aimo Diana, benvenuto a Bellinzona. Com'è stato il tuo primo impatto con la nostra realtà, molto diversa dai palcoscenici a cui sei abituato?
Qui è tutto molto carino e curioso. Mi ritrovo in una piazza completamente diversa rispetto al solito, con uno stadietto piccolino e con poca gente che ti viene a vedere. A Torino si era abituati a fare allenamento davanti a cento o duecento persone. Questa realtà mi consente però di ritornare un po' indietro nel tempo, quando giocavo in queste infrastrutture più piccole ed il tutto trasmetteva una cerca famigliarità. Qui si incrocia il magazziniere, il ragazzo che pulisce le scarpe... è bello! Ad ogni modo credo che dopo una settimana mi sarò ambientato alla perfezione. Sono contento di essere qui.

Dopo il primo allenamento con la squadra quali sensazioni hai potuto cogliere?
Mi sono trovato subito bene, siamo partiti forte come mi aspettavo, ed anche conoscendo il mister sapevo che si sarebbe lavorato bene. La squadra è formata da molti bravi ragazzi che mi hanno accolto benissimo, spero di continuare così e di dare una mano alla squadra ad uscire da questo brutto momento.

In questo senso quale posizione vorresti rivestire in campo? Hai delle preferenze?
A dire il vero mi va bene qualsiasi posizione. Ho giocato sia esterno alto che esterno basso, anche in un centrocampo a tre. Quest'anno a Torino ho fatto spesso il centrocampista in un modulo a tre e mi sono trovato anche abbastanza bene mettendo pure a segno un gol. Naturalmente sono a disposizione del mister e sarà lui a decidere dove collocarmi.

Tu arrivi dal Torino, dove però quest'anno qualcosa sembra essere andato storto...
A Torino purtroppo in passato hanno fatto delle scelte dove sono stati mandati via tutti i giocatori che loro non ritenevano più rientrare nei piani della società. Oramai quella è una storia finita, anche se c'è ancora un contratto che mi lega con loro fino al 2011. Io sono qui per il bene del Bellinzona, e tutte le polemiche e vicissitudini vissute a Torino non mi hanno toccato più di quel tanto. Avendo 32 anni ho una certa esperienza.

Consideri il Bellinzona come un trampolino per il tuo rilancio o a giugno potresti anche decidere di rimanere se ci saranno le condizioni?
Questo non lo so. Io ho ancora un contratto con il Torino, ed a 32 anni quello che ho fatto ho fatto, non la vedo come un'occasione per un possibile rilancio. Naturalmente ho sempre molte ambizioni, sento di poter ancora dare molto al calcio, soprattutto essendo integro fisicamente ed avendo giocato sempre con regolarità. Un'esperienza all'estero può sicuramente essere positiva per il mio curriculum, e non si può mai sapere le strade che si apriranno in Europa ed in Svizzera a fine stagione.

Fisicamente ti ritieni già pronto per entrare in campo il 20 febbraio a Lucerna?
Durante lo scorso mese mi sono sempre allenato ma non sono mai stato schierato, e mi manca dunque un po' il feeling con il pallone. Devo anche recuperare un po' il ritmo partita, ma lavorando con la squadra e giocando qualche partita credo di poter recuperare velocemente. Non ho avuto infortuni o altri problemi, e fino al 5 gennaio sono sempre stato impiegato. Ora ci sono questi dieci giorni per ritrovare la forma dando il massimo, e di conseguenza ho dato la mia disponibilità al mister in vista della prossima gara di campionato.

Foto d'apertura: Ti-Press/Samuel Golay

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