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CALCIOStefano Gilardi si gode l'entusiasmante avvio del suo Locarno

06.08.09 - 07:02
La sorprendente partenza sprint colloca i bianchi al terzo posto davanti al Lugano, ma il presidente invita tutti a mantenere i piedi per terra: "La strada che conduce alla salvezza è ancora lunga".
Livio Bordoli (Ti-Press/Carlo Reguzzi)
Stefano Gilardi si gode l'entusiasmante avvio del suo Locarno
La sorprendente partenza sprint colloca i bianchi al terzo posto davanti al Lugano, ma il presidente invita tutti a mantenere i piedi per terra: "La strada che conduce alla salvezza è ancora lunga".
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LOCARNO – Sono quattro i punti incamerati dalla formazione verbanese dopo due sole partite. Dopo avere sconfitto il Le Mont, rivale diretta per la salvezza, le bianche casacche hanno saputo strappare un pareggio in casa del Winterthur.

“Sono entusiasta di questi primi risultati ottenuti, ma siamo tutti coscienti che, nel corso della stagione, ci saranno momenti di difficoltà e che manca ancora tanta strada prima di tagliare l'atteso traguardo della permanenza”, spiega il presidente Stefano Gilardi.

Il prossimo impegno vedrà il Locarno rendere visita al Wil: “Sarà un ulteriore banco di prova per questo gruppo, ma sono certo che i ragazzi affronteranno questa sfida con grande serenità anche alla luce dei risultati precedentemente ottenuti. Quella sangallese è una società con solide basi finanziarie e non fa misteri di puntare ad obiettivi ambiziosi, andando ad inserirsi nel lotto delle squadre in corsa per la promozione in Super League”.

L'ultimo arrivato alla corte di Livio Bordoli è stato il ventiduenne francese Issaga Diallo che va a completare il reparto difensivo: “Questo giocatore è stato fortemente voluto dallo staff tecnico e dalla dirigenza perché rispecchia il profilo ideale per il nostro progetto. E' un elemento di grandi doti tecniche e con una prestanza fisica che permette di aggiungere centimetri e chili in una formazione per forza di cose ancora acerba”.

Il cambio di rotta effettuato in questa stagione sposando la linea verde a discapito di qualche senatore è stato visto, almeno inizialmente, in modo piuttosto scettico: “Sono dell'avviso che realtà come la nostra debbano prendere coscienza del ruolo che possono giocare nel panorama calcistico nazionale. Lo scorso anno con una rosa contenente giocatori blasonati siamo stati calcisticamente retrocessi, salvati solo da una fallimentare gestione da parte di altri club. Il programma che abbiamo intrapreso offre la possibilità ai giovani di mettersi in luce in una categoria professionistica e maturare esperienze importanti, anche sotto il profilo della formazione”.

In questo senso, è molto difficile dover confrontarsi con squadre dalla grande potenza economica come lo Zurigo: “Molto spesso rincorrere il sogno in un contesto simile porta i ragazzi ticinesi a trovarsi ai margini della rosa e di conseguenza con poco spazio sul terreno di gioco. A Locarno, gli obiettivi sono quelli di offrire una possibilità di maturare a quei giocatori che non sono ancora pronti per la Super League”.

Il movimento delle nazionali giovanili sta aumentando la propria competitività in campo internazionale e necessita di un grande serbatoio da cui attingere: “Per un ragazzo giocare in una selezione Under è un obiettivo che può centrare solamente facendo presenze ad alti livelli. Questo può essere sicuramente un fattore che spinge un atleta a scegliere la nostra piazza piuttosto che altre più importanti”.

La scelta dell'allenatore è fondamentale per una piena riuscita del progetto: “Livio Bordoli ed il suo staff sono abituati a lavorare con i giovani e si sono calati pienamente in questo programma ambizioso. Lo spirito è quello di guardare gara dopo gara senza creare tensioni inutili che sarebbero deleterie per un gruppo così giovane”.

Sono passate poche giornate, ma il gioco delle bianche casacche è stato convincente e saprà portare allo stadio molti sostenitori nei prossimi appuntamenti: “Nell'unica gara casalinga che abbiamo affrontato ho potuto notare come tra i nostri tifosi si respirasse un sentimento di curiosità. Chi ha visto quella gara però è rimasto soddisfatto e ha capito la bontà del nostro progetto. Sono sicuro che col passare delle giornate anche il pubblico aumenterà e si avvicinerà a questa giovane squadra che ha bisogno di sentire l'affetto della gente”, conclude Stefano Gilardi.

Foto d'apertura: Ti-Press/Samuel Golay

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