Parla Christian Levrat, presidente nazionale del PS. Il prossimo 20 ottobre l'appuntamento alle urne
BERNA - Christian Levrat, presidente nazionale del PS e Consigliere agli Stati, lo mette subito in chiaro: non risponderà a nessuna domanda sul suo peccato giovanile: «Non l’ho nascosto per quarant’anni per venirlo a dire adesso a 20 minuti».
Christian Levrat, qual è l’obiettivo del PS il prossimo 20 ottobre?
«Si tratta di rompere la maggioranza della destra. Quest’ultima non ha ottenuto nulla negli ambiti clima, salute e uguaglianza di genere».
Negli ultimi quattro anni qual è stato il più grande successo del PS?
«La Riforma III dell’imposizione delle imprese. Abbiamo dovuto lanciare un referendum per evitare una misura ingiusta».
Per quale motivo il PS vuole battere il capitalismo?
«Vogliamo che al centro ci sia l’uomo, non il profitto. D’altronde vediamo che il nostro sistema economico sta arrivando al limite».
La Svizzera dovrebbe sottoscrivere l’accordo quadro?
«Non nella situazione attuale. Dapprima bisogna chiarire con l’Unione europea gli aspetti relativi la protezione dei salari, i diritti sociali dei migranti e gli aiuti statali. Tutto questo va chiarito, poi si può firmare l’accordo».
A casa sua chi si occupa delle faccende casalinghe?
«Io cucino, mia moglie fa il bucato. Facciamo a metà».
Cosa va fatto perché nei quadri aziendali ci siano più donne?
«Sono convinto che ci voglia un sistema di quote. Una sorta di obbligo soft per spingere le aziende a promuovere le donne».
Parliamo di lei: qual è stato il suo più grande peccato di gioventù?
«Sono sempre stato un allievo modello. No, sul serio: non intendo svelarlo».
L’inno nazionale lo sa a memoria?
«La prima strofa sì, come praticamente tutti gli svizzeri. Ma non so cantare».
Quando è stato ubriaco per l’ultima volta?
«È stato con colleghi del Consiglio agli Stati, non molto tempo fa».
Quale titolo da prima pagina su di lei le piacerebbe leggere
«PS oltre il 20%, crolla la maggioranza della destra».